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LAROMA24.IT - Quella tra Roma e Milan è una vecchia storia. Una delle pagine più nere è scritta in un rigido pomeriggio milanese di metà dicembre. E il 1987, la Roma guidata dal terzo Liedholm è una squadra reduce dal ciclo esaltante che lha portata alla conquista del secondo scudetto, alla finale di Coppa dei Campioni e ad alzare quattro volte la Coppa Italia, ma si trova a gestire linevitabile cambio generazionale. Di fronte cè il Milan di Sacchi, impegnato a contendere il titolo al Napoli campione in carica.
Nel primo tempo la fa da padrone la noia, le squadre tornano negli spogliatoi con lo stesso risultato con cui avevano battuto il calcio dinizio; dopo il consueto tè caldo, al rientro delle squadre in campo, Tancredi, ex di turno, va a posizionarsi nella porta sottostante la Fossa, cuore della tifoseria rossonera, da cui parte un primo petardo che esplode accanto alle gambe del portiere giallorosso, subito dopo ecco la seconda esplosione allaltezza del volto, mentre il numero uno è a terra. I calciatori, in campo per iniziare la seconda frazione di gara, richiamano lattenzione dellarbitro per permettere lingresso in campo di Alicicco e Marinucci, rispettivamente medico e massaggiatore romanisti, che soccorrono il portiere di Giulianova privo di sensi. Sono attimi frenetici, Tancredi viene portato in barella negli spogliatoi: ha le gambe paralizzate ed è in stato di shock. Sarà trasportato al vicino San Carlo di Milano dove resterà per due giorni, da cui fortunatamente ne uscirà senza riportare danni.
Nel frattempo al Meazza larbitro ha fischiato linizio del secondo tempo e tra i pali della Roma cè un diciassettenne, al debutto in serie A, si tratta di Angelo Peruzzi da Blera. Il giovane portiere resisterà egregiamente alla pressione dellesordio in una gara dal clima surreale, capitolando solamente sul rigore calciato da Virdis. La rete dellattaccante rossonero non avrà alcun valore, poiché la Disciplinare decreterà la vittoria per 2-0 della formazione romanista, che concluse la stagione al terzo posto. La sfida meneghina segna linizio della maledizione giallorossa nelle trasferte a San Siro sponda Milan, con unastinenza dalla vittoria che perdurerà fino all11 novembre 2006, quando un ragazzo, allepoca dei fatti narrati appena undicenne, realizzò una doppietta mandando finalmente il diavolo allinferno dopo diciannove anni, quel ragazzo risponde al nome di Francesco Totti.
Mirko Bussi