'Il Barone', cosi' veniva soprannominato, con la squadra rossonera gioca per dodici anni componendo il famoso trio svedese Gre-No-Li completato da Gren e Nordahl. A Milano vince quattro scudetti e due volte la Coppa Latina. In quegli anni, precisamente nel 1958, con la sua nazionale conquista lo storico secondo posto al Mondiale ospitato proprio dalla Svezia.

Conclusa la carriera da atleta inizia quella da allenatore, scuola-Milan. Dopo tre anni gira un po' l'Ialia e allena Verona, Monza, Varese e Fiorentina per poi passare alla Roma. Passano quattro anni e fa ritorno al Milan con cui centra il tricolore nel 1978/1979 mettendo in bacheca il suo primo trofeo nella nuova veste. Fresco di vittoria e sugli scudi ritorna alla Roma portando una mentalita' vincente e un carisma che nessuno dimentichera' mai. Nelle prime due stagioni alza due volte la Coppa Italia. Arriva poi la vittoria del mitico scudetto 1982/1983, la celebre finale di Coppa dei Campioni e di nuovo una Coppa Italia. E' all'apice della sua carriera e decide di sedersi per la terza volta sulla panchina del Milan. Bastano pochi anni per farlo tornare di nuovo nella capitale in un valzer tra due citta' che ha pochi precedenti.

Le ultime esperienze da allenatore sono al Verona nel 1992 e ancora con i giallorossi nell'anno in cui, affiancato a Ezio Sella, subentra ;per qualche mese a Carlos Bianchi. Dopo un'esperienza da commentatore televisivo decide di ritirarsi a Cuccaro, nel Monferrato dove gestisce un'azienda vinicola. Ed e' qui, tra i suoi amati vigneti, che ci lascia con tanti aneddoti. Tanti come i ricordi belli che noi giallorossi leghiamo al 'Barone'. La sua immagine resta intramontabile negli occhi degli sportivi e nei cuori dei tifosi. Chissa' per quanti anni ancora si sentira' parlare non di un semplice calciatore, non di un semplice allenatore ma del mito e dell'esempio che e' stato Nils Liedholm nella storia del calcio.



Jacopo Palizzi