LAROMA24.IT - E' il 9 Marzo 1986. All'Olimpico si si è da poco conclusa la partita Lazio-Vicenza, valevole per il campionato cadetto, con l'incredibile risultato di 3-4. Il portiere dei padroni di casa, Astutillo Malgioglio, si è reso protagonista di due errori clamorosi che hanno permesso al Vicenza di uscire vittorioso dal campo. I tifosi biancocelsti vanno su tutte le furie e imprecano verso il baffuto numero uno. Esasperato, a fine gara, Malgioglio getta la sua maglietta in terra, la calpesta e ci sputa sopra. Il giocatore giustifica il suo gesto facendo riferimento a uno striscione apparso sugli spalti (circostanza mai chiarita): 'Tornatene dai tuoi mostri'. Si perchè Astutillo Tutto era molto attivo nel socialegrande impegno e in particolar modo nell'assistenza ai bambini disabili.
Il giocatore giustifica il suo gesto facendo riferimento a uno striscione apparso sugli spalti (circostanza mai chiarita): 'Tornatene dai tuoi mostri'. Si perchè Astutillo Tutto era molto attivo nel socialegrande impegno e in particolar modo nell'assistenza ai bambini disabili.
Qualche decennio più tardi Malgioglio spiega meglio il motivo scatenante della sua brutta reazione. "Nel 1983 ero alla Roma e portavo i bambini disabili a Trigoria per la rieducazione. Due anni dopo alla Lazio, in serie B, vissi l' episodio più triste della mia carriera. La squadra stentava, i tifosi non mi lasciavano in pace. Criticavano il mio impegno fuori dal campo, insultavano la mia famiglia. In casa col Vicenza perdemmo 4 a 3 e il pubblico si scatenò. Comparve uno striscione in curva: 'Tornatene dai tuoi mostri'. La società chiese la mia radiazione. Dello striscione, invece, non parlò nessuno". Dopo questo caso, Malgioglio gioca altre sei stagioni lontano da Roma e dai tifosi della Lazio.
Nel 1995, dopo aver smesso di giocare da tre anni, si è aggiudicato la prima edizione dell'importante premio 'Sportivo più', un riconoscimento che è consegnato ogni anno ai grandi personaggi dello sport che si distinguono per le qualità morali.