Anche il difensore della Roma Juan Jesus ha dedicato un pensiero al capitano Totti, nel giorno della sua ultima partita da giocatore della Roma: "Tu non te ne vai. Non smetti. Non smetterai mai.
Guardo la mia maglia, la stringo tra le mani, la respiro, guardo i miei compagni che la indossano e la immagino col numero 10 sulle spalle. Penso a quante volte tu l'hai osservata, questa meraviglia giallorossa. Quanto l'hai amata, desiderata, sognata. Quanto l'hai onorata trascinandola sempre in giro per il Mondo. Ehi arriva la Roma, dicono in ogni dove, quindi arriva Totti. E giù a scrutare ogni tua mossa, smorfia, sorriso. Autografi, selfie, saluti, anche solo una pacca sulle spalle, perché significa toccare una leggenda.
Da quando ci sei tu la Roma è sempre stata bella, dannatamente bella. Sempre in cima, o lì intorno. E non è questione di quanto si vince, ma di come si vive. Dei racconti che ci hai regalato. Dei sogni che hai fatto vivere alla Città Eterna. Per questo tu hai vinto ben più del Pallone d'Oro che ti saresti meritato.
Ci sentiamo orgogliosi, noi giocatori, nell'accompagnarti in quest'ultimo ballo. Ti teniamo per mano con ammirazione e stima. Ma ci sentiamo anche un pochino in colpa perché sappiamo che nessuno mai potrà ripetere quello che hai fatto tu. Nessuno mai potrà rendere immortale questa maglia che ogni domenica ci fa da scudo.
Ma...una cosa la possiamo fare: ricordarci sempre che cos'è la Roma per te e cosa deve essere per tutti. E rispettare il tuo sentimento che è la lezione migliore per tutti noi.
Per questo tu sarai nelle fibre della maglia giallorossa. Tu sei e sarai sempre parte della Roma. Della sua storia e della sua grande bellezza.".