Zakaria Sdaigui, centrocampista della Roma Primavera di Alberto De Rossi, ha rilasciato un'intervista ai microfoni della tv ufficiale del club giallorosso. Queste le sue parole:
“Sono arrivato alla Roma dopo aver fatto due anni al Siena e dopo un torneo al quale ho partecipato l’ultimo anno, Marco Albergati, che ora è all’Inter, mi ha voluto in giallorosso. Questo è un periodo fortunato per me, i gol avrebbero anche potuto non arrivare, pur giocando bene. Per noi centrocampisti e anche per i difensori è difficile ambientarsi perché non c’è margine di errore, dobbiamo sbagliare il meno possibile, magari tu sbagli la giocata e gli avversari ripartono e così si prende il gol. Bisogna avere personalità più che ritmo. Quest’anno la differenza di età nel gruppo è tanta. Contro il Napoli c’era voglia di fare punti anche perché siamo tutti lì. Loro erano tutti dietro, noi abbiamo creato tante occasioni e, per fortuna, il gol è arrivato. Sì, sicuramente questi sono punti che pesano. Secondo me anche il campo ci ha penalizzati. Adesso stiamo lavorando tanto sui sistemi offensivi e difensivi”.
Che lavoro ci chiede di fare Alberto De Rossi a noi centrocampisti?
Imbucate e tagli. Ora ci attendono Chievo, Bari e il derby, sono tre partite che dobbiamo vincere sia per andare avanti in Coppa Italia che in campionato. Preferisco non dover affrontare la Lazio in Coppa Italia perché è meglio non disputare due stracittadine ravvicinate.
Le mie caratteristiche?
La mia qualità migliore è la corsa. Il gol contro il Qarabag è stato bello, non me lo aspettavo, sicuramente è un peccato l’epilogo della Youth League, siamo stati un po’ sfortunati e ci sono stati diversi errori arbitrali. Mister De Rossi ci chiede ogni giorno continuità: vincere aiuta a vincere. il 6 gennaio, dopo questi tre match importanti, ci aspetta quella importantissima contro l’Inter.
I social?
Li uso, qui in convitto ti aiutano a passare il tempo, però si studia anche. Il passaggio dal Siena alla Roma è stato davvero duro, specie il primo mese, anche per la distanza dalla famiglia.
Il Bologna?
Volevo un cambio d’aria, la società mi ha capito e per il bene della mia crescita mi ha mandato lì, e ringrazio per questo. Mi sono trovato bene però sono felice di essere tornato: la Roma è sempre la Roma.
Il mio idolo?
Dele Alli. Tra i giallorossi, invece, Nainggolan. Tutti vorrebbero essere come lui: è un centrocampista completo. Avendo il doppio passaporto potrei giocare anche con la Nazionale marocchina però loro non sono correlati con il nostro campionato. Sono combattuto tra le mie origini ma volendo sono anche avvantaggiato.
La scelta del biondo?
Me lo sono fatto la scorsa estate, a casa, all’inizio, sono rimasti così così! Ora sono tornato al naturale.
(roma tv)