ROMA TV - Questa volta è Agnese Bonfantini la protagonista di Women's Weekly, la rubrica settimanale curata dall'emittente televisiva ufficiale giallorossa dedicata interamente alla squadra allenata dalla coach Betty Bavagnoli. Queste le parole dell'attaccante della Roma Femminile:
Come stai vivendo la quarantena?
È sicuramente un momento difficile, ma sono fortunata perché ho un giardino e posso allenarmi anche a casa, c'è chi sta sicuramente peggio di me.
La tua routine?
Mi sveglio, studio e poi nel pomeriggio mi alleno e sto con la mia famiglia, non si può fare molto altro. A cucinare non ci provo neanche, mi diverto molto con mio fratello e passiamo il tempo così, facendo varie challenge.
Sul fratello?
Mio fratello ha iniziato a giocare a calcio dopo di me, dopo circa due anni e sono stata proprio io a trasmettergli la passione per il calcio, anche se adesso gioca a pallavolo. Io invece ho iniziato a giocare a calcio con i miei amici a scuola.
Quando ha iniziato a giocare?
Ho iniziato a giocare a calcio a sei anni, anche grazie ai miei genitori che non mi hanno mai ostacolato. Mia madre era convinta non mi sarebbe piaciuto e invece mi sono subito iscritta con la squadra vicino a casa mia. I miei genitori mi hanno sempre supportato, anche se giocare con lInter non era facilissimo a causa della distanza. Mi allenavo tre volte a settimana e mia madre mi accompagnava sempre. Hanno fatto tanti sacrifici per me.
Sull'esordio in Serie A
È un sogno giocare ora in Serie A, non so neanche spiegare le emozioni. Siamo fortunate perché ora il movimento si sta sviluppando e sta crescendo.
I tuoi idoli?
Il mio idolo da bambina era Kakà ed El Shaarawy quando giocava al Milan. Li guardavo tantissimo quando ero più piccola. Tra le giocatrici internazionali invece la mia preferita è Alex Morgan, sa mixare la sua femminilità con le sue doti calcistiche. Credo sia una grandissima donna.
Su Andressa.
Lei mi chiama "bambina" perché abbiamo tanti anni di differenza, mi ispiro a lei ed è davvero un punto di riferimento all'interno della squadra. Per me è un onore giocare con un top player come lei.
Com'è lo spogliatoio?
Lo spogliatoio è sempre molto unito. Mi manca condividere lo spogliatoio con le mie compagne, facciamo le videochiamate e ci mandiamo video e foto. Ci divertiamo. C'è chi fa le challenge, chi cucina e chi sta dando il meglio durante questa quarantena. Thomas per esempio, che vive con me a Roma, è veramente brava a cucinare.
In cosa vorresti migliorare?
Vorrei migliorare la costanza nelle partite, sia in fase di possesso che non.
Il centesimo gol della storia della Roma e la tripletta?
Non sapevo che fosse il centesimo gol lì per lì. Tripletta e centesimo gol in una giornata, è stato bello. Ho portato il pallone a casa, firmato da tutte le compagne.
La doppietta al Sassuolo?
Una delle partite più belle della mia carriera. Eravamo in dieci e abbiamo ribaltato il risultato, è stato emozionante.
La partita più sentita di questa stagione?
Roma-Fiorentina, è stata anche una bellissima partita col rigore di Andressa allo scadere. È stato emozionante.
Con la Fiorentina vi esaltate sempre.
È sempre bello giocare con la Fiorentina, sai che devi dare tutto fino alla fine. All'andata abbiamo vinto, Ceasar ha parato il rigore, poi l'ha sbloccata Serturini con un gol straordinario.
Il tuo gol più bello?
Quello di tacco quando ero in Under 19 contro la Scozia. Anche il secondo contro il Verona, le gambe andavano da sole quel giorno.
Che pensi quando parti palla al piede?
Corro e vedo solo la porta.
Il posto che ti piace di più di Roma? Che rapporto hai con la città?
Non puoi trovarti male a Roma. Sono tutti belli i posti di Roma, non vedo l'ora di tornare a girare per il centro col mio gelato e vedere questi monumenti bellissimi. Con i tifosi ogni partita è bellissima, segnare ed esultare con loro mi manca tanto.
Cosa hai pensato la prima volta che hai visto un tifoso con la tua maglia?
È una cosa bellissima. Ogni volta che giochiamo ci sono due ragazzi col mio stendardo, con l'immagine in cui mando un bacio ai tifosi. Mi danno tanta carica, vedo sempre se ci sono.
Pensavi di conquistare il cuore dei tifosi quando sei arrivata?
Non pensavo così tanto. Sapevo che i tifosi romanisti fossero passionali e calorosi, mi piacciono molto.
Meglio come esterno o più vicina alla porta?
Esterno, posso correre, faccio assist, ogni tanto segno. Punta centrale ho provato, ma spalle alla porta non mi trovo.
Sei maturata rispetto allo scorso anno?
Si, mi sento più consapevole di me stessa. Sono migliorata tanto grazie alla coach e a tutto lo staff.
Il tuo sogno?
Il mondiale. Sfidare Alex Morgan in una partita.
Canzone e cantante preferito?
Vasco Rossi, e la canzone Piccola Stella di Ultimo.
Come ti prepari a una partita?
Mi metto le cuffie, ascolto la mia playlist, entro in campo e mi tranquillizzo. Ho sempre un po' d'ansia da prestazione.
Capisci subito che partita sarà?
A volte sono concentratissima e non gioco benissimo, a volte lo sono un po' meno e gioco meglio.
La maglia della Roma?
Quando ho saputo dell'interessamento della Roma ho subito deciso di accettare. Roma è Roma. Mi è piaciuto subito il progetto. Quando sono arrivata è stato bello, arrivata a casa c'erano già le chiavi con lo scudetto e il numero 22. Ho subito capito che sarebbe stata una stagione speciale.
La campagna Assieme?
È una cosa bellissima quella che sta facendo la Roma. Donare pacchi ai più anziani o le uova di Pasqua ai bambini, questa cosa ci fa capire che la Roma è più di una squadra di calcio.
Che calcio sarà quando riprenderà?
Torneremo più forti di prima. Io nel mio piccolo sto lavorando sui dettagli da migliorare e so che lo stanno facendo anche le mie compagne. Sicuramente sarà un campionato combattuto.