ENGLISHPLAYERSABROAD.COM - Emma Lipman, ex difensore di Manchester City e Sheffield FC, ora in forza nella Roma femminile di Elisabetta Bavagnoli, in un'intervista rilasciata al sito inglese ha raccontato della sua nuova esperienza con la maglia giallorossa. Queste le sue parole:
"Mi sono resa conto che ero arrivata a un punto della mia vita in cui avevo bisogno di una nuova sfida. Ero soddisfatta di tutto ciò che avevo realizzato fino ad allora, ma mi sentivo fa un punto fermo, soprattutto nella mia carriera calcistica. Tutto sembrava troppo sicuro. Ho avuto la fortuna di avere delle belle persone intorno a me che mi hanno offerto ottimi consigli. Ho pensato perché limitarmi all'Inghilterra quando potevo giocare in Europa? Di nuovo ho avuto la fortuna di avere le persone giuste intorno a me che mi hanno aiutato per il processo di realizzazione di questo progetto e quando è venuta l'occasione di giocare in Italia a Verona, non potevo rifiutare".
Dopo aver giocato per il suo club locale, il Coventry City, la Lipman ha frequentato la Leeds Metropolitan University mentre giocava per la squadra femminile del Leeds United, poi conosciuta come Leeds Carnegie. A quel tempo, il club ha disputato la Second Division e durante il periodo di sei anni in cui il difensore ha giocato con il club, ha vinto la FA Women's Premier League Cup e anche la Women's Premier League National Division.
Il difensore ha poi trascorso due anni con il Manchester City nella Super League femminile, dove ha vinto la Coppa della WSL. Il Verona ha portato la Lipman lontana dal Regno Unito, una società che gioca nella Serie A femminile. Dopo un inizio difficile, l'ex giocatrice del Leeds si è presto sentita a casa nel continente.
"Anche se per il periodo precedente al trasloco e probabilmente per il mio primo mese in Italia mi sono sentita come se mi trascinassi da un giorno all'altro tenendo gli occhi chiusi, io sapevo che ero esattamente dove dovevo essere. Mi piace incontrare nuove persone, esplorare nuovi posti e il bello è che lo faccio mentre gioco ogni giorno. Certo che mi mancano i miei amici e la mia famiglia a casa. Di sicuro ci sono grandi sacrifici, ma so che sono fieri di me e del mio viaggio e questo mi ispira ad andare avanti e sfruttare al massimo questa esperienza"
La stagione precedente all'arrivo della Lipman nel club, il Verona era arrivato terzo in Serie A, avendo vinto il titolo nella stagione 2014/15, ma per la prima stagione del difensore inglese in Italia, ci sarebbe stato un nuovo avversario. La squadra femminile della Juventus è stata fondata nella stagione 2017/18 e avrebbe costruito subito una squadra abbastanza forte da competere per il titolo. La sfida della Juventus poteva però aspettare, dato che il difensore si doveva adattare alla vita in terra straniera.
"Ci sono alcune differenze molto chiare tra i due stili di calcio. La cosa più evidente per me è stata la parte fisica del gioco: dopo le mie prime partite con il Verona penso di aver concesso circa 30 calci di punizione! Non esistono nel gioco italiano le palle 50/50, era qualcosa cui dovevo adattarmi abbastanza rapidamente. Il modo di giocare italiano è anche fortemente basato sulla tattica e molto tecnico. Scontrarsi contro giocatori forti con i piedi veloci e una buona comprensione di come giocare 'in modo italiano', l'anno scorso è stato impegnativo, però mi ha sicuramente aiutato a migliorare. Cercare di imparare l'italiano è stata sicuramente una delle cose più difficili per me mentre ero qui. La scorsa stagione abbiamo avuto un sacco di giocatori internazionali quindi l'inglese era la lingua comune. In questa stagione la maggior parte dei giocatori sono italiani, quindi mi mette alla prova anche la comunicazione dentro e fuori dal campo. La mia comprensione dell'italiano è decisamente migliorata e diciamo solo che il mio parlare è un 'work in progress', ma sono determinata! Sicuramente apprezzo maggiormente l'apprendimento di una lingua grazie a questa esperienza".
Poi la Lipman ha potuto entrare nel progetto di un altro gigante del calcio maschile che era interessato ad aprire una sezione femminile: l'AS Roma.
"Non appena ho sentito parlare del progetto dell'AS Roma e della visione che il club ha avuto di integrare una squadra femminile con gli uomini e di concentrarsi sullo sviluppo di giovani giocatrici, sapevo che era qualcosa di cui volevo far parte. Il progetto mi ha ricordato molto quello che avevo vissuto al Manchester City e sapevo di avere le competenze necessarie per contribuire a questa stagione di transizione sia dentro che fuori dal campo. Ovviamente anche l'opportunità di entrare in un club così prestigioso nel primo anno della sua storia è anche un privilegio. La Roma è stata in grado di entrare in Serie A direttamente, dopo aver acquistato la categoria da un altro club".
Ciò significava che la Lipman e le sue nuovi compagne di squadra sarebbero stati in grado di sfidare la Juventus fin dall'inizio. Il club ha reclutato diversi giocatori internazionali perché puntavano a costruire una squadra abbastanza forte da rendere "i romanisti orgogliosi nella nostra prima stagione insieme", come afferma la stessa Lipman. Anche il Milan è entrato nel campionato quest'anno e la Juventus ha reclutato giocatrici di maggiore fama. Due di questi sono stati nella nazionale inglese, come Eni Aluko e Lianne Sanderson, che hanno firmato per il club di Torino e il difensore della Roma ha recentemente avuto la possibilità di giocare contro la coppia. "È bello vedere più giocatori inglesi attratti dall'Italia, specialmente Eni e Lianne. Conosco Eni dai tempi di Birmingham e mi ricordo di aver giocato contro Lianne quando eravamo entrambe di alcuni anni più giovani! E 'stato un buon test per noi e abbiamo dimostrato quanto dobbiamo ancora fare come squadra. La Juventus ha chiaramente indicato le proprie intenzioni aggiungendo questi esperti giocatori inglesi e non mi sorprenderebbe se club come la Roma o altri club italiani volessero fare lo stesso nel futuro".
Dopo sei partite finora in questa stagione, la Roma è settima con due vittorie e il difensore inglese deve ancora perdere un solo minuto. "Il campionato è molto competitivo e sta decisamente migliorando grazie all'operazione di acquisizione da parte dei club maschili. Se il calcio continua a svilupparsi così, posso vedere il campionato italiano diventare un'offerta molto attraente per le giocatrici internazionali, soprattutto perché offre un grande stile di vita. Il trasferimento all'estero? Tutto ciò che posso fare è parlare della mia esperienza e finora nel mio caso la raccomanderei al 100%. Sicuramente la crescita della WSL negli ultimi anni è stata sorprendente per il calcio femminile in Inghilterra e il fatto che sia considerato uno dei migliori campionati in Europa è merito della FA. Per ogni giovane aspirante giocatore femminile deve essere l'obiettivo finale, ma non si deve sottovalutare l'esperienza di vita che puoi ottenere giocando all'estero, adattandoti a una cultura diversa, incontrando nuove persone, imparando una nuova lingua e affrontando diverse sfide che potresti non affrontare a casa: ha la capacità di farti crescere. Penso che possa influenzare positivamente non solo il tuo futuro gioco ma anche la tua vita dopo il calcio".