ILROMANISTA.EU - Sarà in edicola domani sulle pagine del quotidiano a tinte giallorosse l'intervista al capitano della Roma Femminile, Elisa Bartoli. Questa un'anticipazione delle sue dichiarazioni: "Credo che avevo la sciarpa giallorossa già in culla. Ricordo che durante le partite eravamo in 10-15 in una stanza e mio padre dopo le sconfitte diceva di non aver voglia di andare a lavoro e non sopportava nessuno. Quando la Roma vinceva, invece, era felicissimo. Sono cresciuta così. La prima chiamata alla Lazio è stata a 12 anni, ma non ho voluto sentire nulla e non riuscivo a mettere quei colori addosso neanche al pensiero. L'anno successivo invece mi ha chiamato la Roma. Anche chi mi vede da fuori mi dice che vivo per il calcio, ed è vero. Mi trasformo e questo mi fa capire che ho fatto una scelta giusta, di cuore", le sue parole.
"Domenica ci sarà la Juventus. Sarà un'emozione indescrivibile indossare la fascia alla prima in casa contro la Juventus. Sono più tesa ad entrare in campo con la maglia della Roma che con la Nazionale, eppure di partite importanti ne ho giocate. A volte faccio fatica a gestire l'emozione, è una maglia che pesa ed è un peso che porto volentieri. Non dico di aver raggiunto ciò che volevo, ma è un pensiero che ci va vicino", conclude.