CORSPORT - "Pronto a ricandidarmi alla presidenza federale. La salute è buona e se lo vorranno sono pronto", è quanto dichiara il presidente della Figc Carlo Tavecchio nel corso di un forum ospite nella redazione del quotidiano.
Ben chiaro l'obiettivo per i prossimi europei: "Tra i primi quattro dobbiamo arrivarci, come minimo, poi chi vive vive. Ieri sera abbiamo visto la Germania e l'Olanda -ha aggiunto. Non stiamo parlando di rose e fiori. Noi ci siamo qualificati una partita prima, vuol dire che qualcosa valiamo. Abbiamo giocatori creati da Conte, un collettivo notevole creato da un uomo. Dopo il mondiale eravamo messi peggio".
Tavecchio parla anche dell'attuale ct, su cui si fanno sempre più insistenti le voci di un addio dopo l'Europeo "Con Conte ci sentiamo minimo 2 volte a settimana, quasi andiamo a messa insieme. Non esiste discutere impegni che riguardano l'anno venturo. Abbiamo creato un responsabile delle nazionali che dipendono esclusivamente da lui. Quando trova un altro incarico così a livello mondiale? Non abbiamo mai discusso una sua scelta, siamo servi di tutti ma non schiavi di nessuno. Conte è il miglior tecnico del momento e anche per la Nazionale futura".
"Un anno e mezzo di transizione l'ho fatto, non mi dispiace fare il presidente federale. Se la salute sarà buona e ci saranno le convergenze future per riportare al centro del calcio la Federazione, se vorranno ci sarò, altrimenti andrò a scalare il Sassolungo". Non si tira dunque indietro Tavecchio, pronto ad affrontare anche il quadriennio 2016-2020. "Mi trovavo a Magaritiba in questa situazione non voluta." Il presidente della Figc ricorda poi il flop del mondiale brasiliano del 2014: "Sono tornato qualche giorno prima e ho trovato le dimissioni di presidente e c.t., una situazione incredibile. In Italia nessuno fa le cose per spirito di servizio, forse solo il Papa. A me fare il presidente della Figc piace, se vorranno io ci sarò", ha concluso Tavecchio.