Ancora un mese e il calcio italiano conoscera' il nome di chi prendera' il posto di Giancarlo Abete alla guida della Figc. In corsa, al momento, il solo Carlo Tavecchio che la prossima settimana cerchera' di capire in via definitiva se la sua candidatura potra' contare su quelle larghe intese necessarie per poter governare il pallone tricolore uscito sgonfio come non mai dal Mondiale brasiliano. Il n.1 della Lega dilettanti tra lunedi' e giovedi' incontrera' una dopo l'altra le varie componenti federali, a cominciare da chi non ha fatto mistero di preferire un'altra figura sulla poltrona di via Allegri. Il primo appuntamento fissato in agenda sara' quello con l'Assocalciatori (che spinge per Demetrio Albertini, il quale pero' non si e' ancora mosso ufficialmente), poi si passera' a discutere con Lega di Serie B (martedi'), Lega Pro e Assoallenatori (giovedi').
Le consultazioni proseguiranno venerdi' a via Allegri, in occasione del Consiglio federale. Consiglio che pero' 24 ore prima sara' preceduto a Milano da un'importante assemblea della Lega di Serie A. Al tavolo di via Rosellini si tornera' a parlare di diritti tv, ma il punto all'ordine del giorno su cui ci sara' piu' da discutere sara' proprio quello sulle "valutazioni e determinazioni inerenti l'elezione del Presidente Federale". La spaccatura nella Confindustria del pallone, d'altronde, non sembra facile da ricomporre. Galliani (Milan) e Lotito (Lazio) - fiancheggiati da Inter, Genoa e Chievo, Palermo, Parma, Torino e Udinese - continuano a sponsorizzare il nome di Tavecchio, mentre a spingere per un cambiamento, anche generazionale (il nome piu' accreditato resta sempre quello di Albertini), sono soprattutto Juventus e Roma, col supporto di Fiorentina, Napoli, Cagliari, Cesena, Empoli, Verona e Sassuolo (Sampdoria e Atalanta restano al momento defilate). Unico trait d'union tra i due blocchi la voglia di evitare un commissariamento da parte del Coni. A complicare ulteriormente la situazione, poi, i tempi tecnici che scandiscono l'avvicinamento all'appuntamento elettivo dell'11 agosto. Entro il 27 luglio, infatti, vanno consegnate in Federcalcio le candidature. Difficile ipotizzare al momento un nome nuovo, anche se per il presidente dell'Aia Marcello Nicchi un candidato spendibile sarebbe Pierluigi Collina. "Si tratta di una figura stimata che ha tutte le caratteristiche per fare il manager o il dirigente" l'endorsement del n.1 dell'Aia, che pero' sembra destinato a cadere nel vuoto. Lasciare la Svizzera e il ruolo ricoperto nell'Uefa non e' infatti al momento tra i pensieri dell'ex numero dei fischietti italiani.