Nazionale, Prandelli scuote gli azzurri: "Con l'Uruguay giocherà chi ci crede"

21/06/2014 alle 22:43.
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'Le critiche ci stanno, ma abbiamo tanti di quei segni sul corpo che non possiamo lasciarci travolgere''. Gianluigi Buffon, da capitano azzurro e veterano di cinque Mondiali, scuote gli azzurri da ieri sera per scacciare i fantasmi di un replay di Sudafrica 2010. Il discorso piu' diretto pero' questa volta e' di Cesare Prandelli. Il ct 'minaccia' rivoluzioni e avverte tutti, da Balotelli in giu': contro l'Uruguay gioca solo chi ci crede davvero, chi dimostra di avere le motivazioni adatte a una sfida da dentro o fuori come quella di martedi' prossimo. ''Nessuna paura, ma ora azzeriamo tutto: voglio ciascuno di voi motivato al cento per cento, convinto di potercela fare e di dare fino all'ultima goccia di energia: per la prossima partita, tutto torna in discussione. Scegliero' la squadra in base ai test fisici, ma anche alle motivazioni'': parola piu' parola meno, questo il messaggio riservato ai 23 giocatori in queste ore in cui Prandelli prova ad estraniarsi dalle critiche e si rimbocca le maniche.

In sintesi, i due concetti erano balenati nell'immediato dopo partita: non mi sento tradito, aveva detto il ct, ma non mi e' piaciuto che dal 51' non abbiamo tirato piu' e abbiamo smesso di crederci. L'obiettivo ora e' recuperare energie. In attesa dei test fisici, Prandelli ha gia' raggiunto una certezza: l'Italia e' stanca, molto piu' di quello che dicono i dati in suo possesso. Ed e' possibile che pesi l'aspetto motivazionale. Al termine di Italia-Costarica, il 'conflitto' interno e' esploso: Thiago Motta e Marchisio a dire che il caldo aveva condizionato la squadra, Prandelli e il medico a frenare. In realta', all'interno del ritiro, il ct ammette che le condizioni climatiche sono pesanti: ma non vuole dare alcun tipo di alibi ai giocatori. Da Insigne, Cerci e Cassano si aspettava molto di piu' in termini di qualita', da Balotelli probabilmente in termine di 'disciplina'.

Se si aggiunge l'infortunio di , che taglia fuori un giocatore chiave del nuovo modulo almeno per la prossima gara con l'Uruguay, la rivoluzione diventa quasi obbligatoria. Rientra De Sciglio, e questo consente a Prandelli anche l'opzione della difesa a tre - Barzagli, Bonucci e Chiellini - piu' due esterni di spinta in stile : e' un modo per affrontare un'avversario a due punte, a parte il fatto non secondario che la coppia e' griffata Cavani-Suarez, altissimo livello. A centrocampo, senza c'e' anche il dubbio Marchisio: ha speso tantissimo nelle prime due partite, fino a chiedere il cambio che ieri ha impedito al ct di inserire Immobile al posto di Balotelli. Ma quanto a motivazioni, e' nella top five azzurra. Verratti puo' rientrare, e il terzetto di centrocampo con Pirlo sarebbe completato in caso di 5-3-2. Perche' l'ultima opzione, davanti, e' dare spazio a Immobile: il capocannoniere della serie A doveva entrare, finche' Marchisio non ha gettato la spugna cambiando i piani di Prandelli. Ora si ripropone forte la sua candidatura: al posto di Balotelli, o in coppia con il milanista. Ma se la punta sara' di nuovo una sola, in una partita che si puo' anche pareggiare, allora a centrocampo c'e' spazio per la corsa di Parolo. Discorsi che Prandelli affrontera' piu' avanti: ora, prima, vuole guardare negli occhi i giocatori a uno a uno.

(ansa)