L'attaccante dell'Atletico Madrid, Diego Costa, dovrà stare, come minimo, due settimane fermo a causa dell'infortunio muscolare alla gamba sinistra e rischia il posto ai prossimi Mondiali. L'attaccante è stato convocato dalla nazionale spagnola ma la sua presenza è appesa ad un filo.
Il giocatore dell'Atletico Madrid ha accusato una lesione di I grado al bicipite della gamba sinistra durante la finale della Champions League contro il Real Madrid, come confermato dal dottor Pedro Guillén, direttore della clinica 'Cemtro', a radio 'Cope'. Per Costa si tratta di una ricaduta di un precedente infortunio. «Non sta meglio rispetto a prima della finale. Sta uguale. Il problema è che è una lesione, di una lesione, di una lesione, ci sono molte cicatrici nei pressi della zona interessata», ha aggiunto Guillén. Costa si è recato oggi alla clinica 'Cemtro' di Madrid su richiesta espressa dello staff medico della nazionale spagnola che aveva la necessità di conoscere il quadro reale del problema fisico dell'attaccante.
Il ct della Spagna, Vicente Del Bosque, darà la lista definitiva dei 23 calciatori che andranno al Mondiale sabato 31 e vuole risolvere quanto prima i suoi dubbi. Secondo il dottor Guillén, Costa avrebbe potuto arrivare in condizione al debutto della nazionale spagnola contro l'Olanda il 13 giugno se si fosse trattato di una lesione in una zona intatta. Tuttavia, il fatto che ci siano tante cicatrici di lesioni precedenti nella stessa zona rende molto difficile dare un parametro esatto dei tempi di recupero. «Le lesioni di I grado richiedono tra i 10 ed i 15 giorni, ma quando si tratta di qualcosa di recidivo, dipende esclusivamente dall'evoluzione», ha aggiunto il medico.
Costa si è assunto un rischio enorme durante la settimana scorsa, tra l'ultima giornata di Liga, quando si è infortunato contro il Barcellona, e la finale di Champions a Lisbona, sette giorni dopo. In questi giorni l'attaccante ispano-brasiliano si è recato in Serbia per sottoporsi ad un trattamento con la dottoressa Marijana Kovacevic che applica una terapia a base di placenta di cavalla e prometteva una guarigione record. Ma non è andata così, visto che l'attaccante è durato appena otto minuti nella finale contro il Real Madrid ed oggi rischia di vedersi sfuggire il sogno mondiale. «Nel mondo si gioca con la speranza. Io non incolpo mai il paziente. Se io avessi un figlio con una malattia grave, andrei ovunque. Il problema è che un professionista non dovrebbe fare trattamenti non previsti dalla medicina», ha proseguito Guillén.
Le possibilità che Costa faccia parte della lista dei 23 per il Mondiale sembrerebbero remote. Il ct della Spagna ha sottolineato che tutti i calciatori che andranno in Brasile dovranno essere in condizioni ottime di allenamento il 2 giugno, data alla quale Costa non potrà arrivare in tempo in condizione.
(adnkronos)