Tanto impegno, ma poca sostanza. L'Italia Under 21 di Di Biagio dura poco più di venti minuti per poi essere sopraffatta sul piano del gioco dai pari età della Serbia che meritano una vittoria (1-0) che vale il secondo posto (ai danni degli azzurrini)
Tanto impegno, ma poca sostanza. L'Italia Under 21 di Di Biagio dura poco più di venti minuti per poi essere sopraffatta sul piano del gioco dai pari età della Serbia che meritano una vittoria (1-0) che vale il secondo posto (ai danni degli azzurrini) nel Gruppo 9 delle qualificazioni alla fase finale degli Europei di categoria. Un ko che non chiude il discorso qualificazione, ma che chiamerà Viviani e compagni a fare gli straordinari per non perdere terreno in un girone dominato finora dal Belgio.
A decidere il match a favore dei ragazzi di Curcic è lo strano gol, ad un quarto d'ora dall'inizio della ripresa, di Causic che riesce a sorprendere Bardi con un tiro-cross. Dopo un quarto d'ora di studio con poche emozioni, gli azzurrini prendono sempre più campo andando vicini all'1-0: al 20' ci prova Viviani dalla distanza con un forte diagonale fuori dallo specchio della porta, subito dopo Rozzi lanciato da Antei va vicino al gol a pochi passi dal portiere serbo Dmitrovic.
Dal canto suo la Serbia si fa viva dalle parti di Bardi con Brasanac il cui tiro scoccato in mezzo all'area viene ben parato dal portiere azzurro. È il segnale di una Serbia che cresce e comincia a creare problemi agli uomini di Di Biagio, provando a passare per le vie centrali fino a colpire il palo con Markovic. I pari età della Serbia continuano a spingere ma gli azzurrini resistono e riescono a chiudere il primo tempo sullo 0-0. Il match riparte come era finito nella prima frazione: i serbi continuano ad attaccare alla ricerca del gol del vantaggio. Bardi è costretto al miracolo su Petrovic.
L'Italia reagisce con un paio di buone ripartenze, ma i serbi si rifanno sotto e vanno a segno con Causic (15' st): il giocatore serbo fa partire un cross dalla sinistra, la palla rimbalza a terra e senza che Mitrovic la tocchi finisce in rete sorprendendo il portiere azzurro Bardi. Sotto 1-0 l'Italia si sveglia gettandosi in avanti concedendo, però, diversi contropiede ai padroni di casa che sfiorano il 2-0.
Gli azzurrini guidati da Di Biagio continuano a provarci, mentre il match viene dominato sempre più dal nervosismo con Markovic espulso per doppia ammonizione. Prima del fischio finale nuova bella parata di Bardi che toglie la gioia del raddoppio alla Serbia che può festeggiare una vittoria che rinvigorisce le sue ambizioni di qualificazione. «Dovevamo giocare meglio - ammetterà a fine match il tecnico degli azzurrini Gigi Dia Biagio - sapevamo quello che ci aspettava, ma non posso rimproverare l'impegno ai miei. Dobbiamo ammettere che loro hanno giocato meglio. La strada per la qualificazione è lunga, ma è percorribile».
(ANSA)