LAROMA24.IT - L'Italia di Cesare Prandelli soffre un Giappone organizzato e ben messo in campo ma conquista la semifinale di Confederations Cup: questa la sintesi della gara tra gli azzurri e il Giappone
LAROMA24.IT - L'Italia di Cesare Prandelli soffre un Giappone organizzato e ben messo in campo ma conquista la semifinale di Confederations Cup: questa la sintesi della gara tra gli azzurri e il Giappone di Alberto Zaccheroni, conclusa sul risultato di 4-3 per gli azzurri, all'Arena Pernambuco di Recife.
Dopo una partenza difficoltosa che ha portato al rigore di Honda, segue il raddoppio di Kagawa che beffa un Buffon incolpevole, approfittando di alcune leggerezze difensive.
Ad accorciare le distanze è Daniele De Rossi che, al minuto 40, sfrutta un calcio d'angolo battuto da Andrea Pirlo avventandosi di testa con buon tempismo. 1-2 per il Giappone alla fine dei primi 45 minuti.
Tornati sul campo la rimonta azzurra è ruggente: dopo un'azione personale, Giaccherini procura l'autogol del momentaneo pareggio che è seguito, poco dopo, dalla rete del 3-2.
Realizza Mario Balotelli su calcio di rigore.
La gara non finisce di regalare emozioni: il Giappone trova il pareggio su un colpo di testa da calcio d'angolo ma Giovinco chiude i giochi sul 4-3. De Rossi, tra i migliori in campo, imbeccara Marchisio con un filtrante preciso trasformato, dal giocatore della Juventus, in assist per Giovinco. L'Italia si porta a quota 6 nel suo girone ed affronterà il Brasile per il primato della classifica.
Queste le parole di Daniele De Rossi a fine partita
Quanto è stata dura?
Non so se è stata più dura per l'avversario. Loro sono stati una squadra incredibile, un ottimo palleggio. Non so se è stato peggio questo o le condizioni atmosferiche. Non ho mai giocato in un clima così.: una cosa incredibile. Al minuto 68 pensavo di stare al 200'.
L'Italia si può permettere tutte quelle disattenzioni?
No, oggi siamo stati fortunati, altre volte siamo stati punti. Ci servirà da lezione però intanto prendiamoci il risultato che è l'unica cosa buona di oggi.
Quanto ti pesa l'ammonizione che ti farà saltare il Brasile.
L'ho presa sul 2-0, pensavo fosse l'ultima. Poi abbiamo reagito, grazie ai miei compagni. Siamo stati bravi, sono un gruppo eccezionale e certe volte fa bene anche far giocare altre persone.
La maglia azzurra, una seconda pelle?
Sempre stata una maglia importantissima per me. E' un orgoglio gigante.