Il codice etico in nazionale è un passo obbligato e condiviso: a ricordarlo è Cesare Prandelli, incalzato dagli studenti vicentini, in occasione del Galà del Calcio Triveneto. Riguardo all'esclusione eccellente del romanista De Rossi nell'ultimo impegno azzurro, Pradelli ha ricordato che De Rossi «non si è lamentato così come non l'ha mai fatto nessun altro suo compagno in occasioni simili».
«Il codice etico era un passo obbligato - ha aggiunto Prandelli - noi come Nazionale dovevamo dare l'esempio di premiare oltre alla bravura anche le doti morali. Tutti i giocatori hanno condiviso questa scelta e hanno firmato consapevoli che si tratta di una scelta giusta per questo continueremo a portare avanti il codice etico anche in futuro». Sempre sulla decisione di applicare il codice etico Prandelli ha sottolineato che «i calciatori, soprattutto i più giovani, hanno la necessità di vivere in un mondo di regole. Ma le regole vanno sempre condivise e loro l'hanno fatto nel firmare il codice etico».