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Tra andata e ritorno col Porto, la Roma vince al Tardini: i giallorossi battono il Parma 1-0 grazie a una punizione capolavoro di Soulé nella 25esima giornata di campionato. Dopo la sfida il tecnico giallorosso, Claudio Ranieri, ha parlato ai microfoni dei cronisti:
RANIERI A SKY SPORT
Si aspettava questa prestazione?
“Sono soddisfatto, sapevo che sarebbe stata una partita difficile. Non è facile vincere qui, il Parma ha buoni giocatori. Soulé ha fatto un gol bellissimo, una pennellata. Dovevamo chiudere la partita, in queste partite si rischia poi di prendere gol. I tre punti sono ciò che ci vuole”.
Soulé?
“Credo molto in lui. Non è facile essere giocatori della Roma, ma si sta applicando tantissimo. Facciamo il paragone con Baldanzi, quest’anno quando prende palla fa male mentre l’anno scorso era più timido. Matias deve stare tranquillo perché la Roma del futuro sarà sua”.
Mancini è passato dai fischi agli applausi…
“A me non piace protestare con l’arbitro, anche se dirlo oggi sembra una bestemmia (ride, ndr). L’arbitro può sbagliare, a me piace quando ha personalità perché l’errore ci sta. Chiffi ha personalità”.
I nuovi?
“Sono convinto che ci daranno una mano. Giovedì non sarà facile ma ci proviamo. Devo fare delle rotazioni ma vedo che stanno rispondendo bene. Angeliño è uno dei più in forma, ma l’ho dovuto togliere per paura che si facesse male”.
Come stanno Dybala e Mancini?
“Mancini ha preso una grande botta sulla caviglia e gli si stava gonfiando, quindi mi ha detto che era meglio uscire. Dybala sta bene, giovedì sera gioca. Non l’ho voluto rischiare”.
Hummels tornerà dal 1’?
“Molto probabilmente. Si sta allenando e sta recuperando”.
RANIERI A DAZN
Si ricorda quel gol di Soulé col Cagliari?
"Purtroppo sì (ride ndr). Questa sera ce lo godiamo. È un buon giocatore e si sta adattando alla maglia della Roma, è un ragazzo su cui crediamo molto e sta facendo molto bene. Siamo contenti delle sue prestazioni".
Oggi Shomurodov ha fatto una giocata determinante insieme a Soulé. Come mai poi ha spostato l'argentino più sull'esterno?
"Li ho invertiti per far giocare Saelemaekers tra le linee, volevo che sia lui che Pellegrini riuscissero a trovarsi, stando dietro la linea del Parma potevano creare superiorità numerica e trovare spazi. Le buone azioni ci sono state ma purtroppo non abbiamo chiuso la partita, è l'unico rammarico che ho perché abbiamo controllato bene la palla. In 10 vs 11 non siamo stati egoisti e abbiamo fatto girare bene la palla, sono contento così ma potevamo chiudere la partita prima e stare più sereni".
Giovedì che Olimpico vuole?
"I nostri tifosi sanno che ambiente ci sarà, vogliamo il loro supporto, il Porto ha tanta qualità e ama le ripartenze. Dovremo stare attenti e cercare di vincere naturalmente".
Possibile un Europa attraverso il campionato?
"Non lo sappiamo, sono due grandi scommesse, ho detto dall'inizio che giocheremo partita dopo partita e vedremo poi cosa avremo messo dentro. Non possiamo dire di andare di qua e di là, mi auguro di poter continuare a far ruotare questi ragazzi perché vorrebbe dire che staremo andando avanti in Europa. I ragazzi che giocano meno ci stanno dando una grandissima mano così come con Napoli e Venezia. Andiamo avanti giorno dopo giorno e vedremo poi quel che riusciremo a fare".
Soulé e Ndicka hanno detto da 1 a 10 di essere carichi 11 per giovedì. È d'accordo?
"Siamo carichi, ci voleva una prestazione positiva a Parma ma dobbiamo essere intelligenti e non farci prendere dalla voglia di vincere a tutti i costi e lasciare loro il contropiede. Abbiamo fatto una gran partita all'andata, non siamo stati fortunati nel chiuderla, dobbiamo essere molto saggi nel ritorno".
Come sta Dybala? Si potrà recuperare?
"È recuperato".
RANIERI IN CONFERENZA STAMPA
Come avete gestito l'uomo in più? Andava chiusa prima?
"Abbiamo gestito bene ma dovevamo fare gol, non rischiare di pareggiare con un episodio una partita in pieno controllo. Eravamo undici contro dieci, non siamo riusciti a raddoppiare per demeriti nostri e grandi meriti del loro portiere. Sono un po' amareggiato ma forse vedendo la classifica sarò un po' più contento".
Cosa ne pensa della prova di Gourna-Douath?
"L'idea era di bloccare Bernabé, poi doveva attaccare e inserirsi e lo ha fatto abbastanza bene. Non potendolo allenare al meglio ancora non ha novanta minuti, aveva un po' di crampi. Salah-Eddine ha fatto una buona partita, dobbiamo servirlo meglio, ad Angeliño vengono serviti più palloni. Ha fatto una buona gara, ci dà sicurezza e tranquillità".
Era Bernabé che la preoccupava?
"Mi preoccupavano le frecce in attacco, ma le lancia Bernabé. Per questo ho voluto impedirgli di giocare".
Cosa temeva del Parma?
"Mi aspettavo questa partita, abbiamo il tallone d'Achille delle ripartenze avversarie. Ci stiamo allenando tantissimo, spero riusciremo a risolvere anche perché giovedì affrontiamo una squadra molto forte in questo".
Come ha visto il Parma?
"Sono sincero, pensavo fosse una squadra più nervosa. Il pubblico le sta dietro, la aiuta e non mollano. È importante crederci, quando arrivai io a Parma ci credevamo. Se questi ragazzi ci credono ci arriveranno".
Qual è la cura con cui si salvò con il Parma?
"Sono arrivato che eravamo ultimi, peggio di così non si poteva fare. La cura è crederci e allenarsi bene, da quel che ho visto oggi è così, poi non li conosco. Quando perdi le partite rischi di far affiorare il nervosismo e oggi non l'ho visto, mi son sembrati bravi ragazzi. Così ce la faranno".
Si aspettava mosse a sorpresa di Pecchia?
"Non mi aspettavo mosse a sorpresa, magari solo una mezz'ala più riflessiva che potesse dare una mano a Bernabé nelle nostre ripartenze. Invece ha giocato con le mezze ali a tutto campo, ma abbiamo gestito bene".
Vi siete dati un obiettivo particolare?
"Io credo nel lavoro, da quando sono arrivato l'ho detto. Non mi piace promettere ma lavorare. Non so cosa potremo fare ma i tifosi devono essere sicuri che daremo il massimo. Non ho titolari, quando giochi anche in Europa devi fare così. Mi auguro di continuare così per dare libertà a tutti di esprimersi. Facciamo del nostro meglio in ogni partita, esigo sempre la prestazione. Poi il risultati è figlio degli episodi, ma bisogna sempre dare il massimo che si ha. Quello mi soddisfa".