Empoli-Roma, DE ROSSI: "Non volevo finire la stagione così, ci sono troppe cose da migliorare. Ho parlato con Ghisolfi, c'è sintonia" (VIDEO)

26/05/2024 alle 22:50.
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Cala il sipario sulla Serie A: la Roma conclude il suo campionato al 6° posto in classifica, perdendo in casa dell'Empoli per 2-1. Dopo la partita il tecnico giallorosso, Daniele De Rossi, ha parlato ai microfoni dei cronisti. Le sue dichiarazioni:

POSTPARTITA

DE ROSSI A DAZN

La necessità di vincere dell’Empoli ha fatto la differenza?
“La differenza la fanno tante cose nel calcio. Non dobbiamo dirci bravi per aver fatto una partita seria, abbiamo fatto quello che dovevamo fare ma ci sono troppe cose da migliorare dal punto di vista dell’attenzione difensiva, del possesso palla sterile e dei tanti contropiedi senza tirare. A questo livelli si pagano queste cose, è una partita che deve finire 2-1 facile per noi. Non è normale non tirare mai in porta quando hai quegli spazi in ripartenza”.

L’anno prossimo ripartirai con un modulo stabile o preferisci variare di volta in volta?
“Valuteremo tante cose. Inizieremo a programmare valutando questa partita. Siamo partiti a 4, poi quando eravamo bassi siamo passati con la difesa a 3. Non si può prendere in Serie A un gol come quello del 2-1, è una roba che mi fa male. Non volevo finire la stagione così. Abbiamo fatto la partita, ma non si può perdere in questo modo”.

Ti sei già confrontato con Ghisolfi sul mercato?
“Sì, abbiamo parlato. Ci siamo confrontati sia sulla costruzione della rosa sia su qualche nome. C’è stata subito sintonia, abbiamo tanto tempo per parlare. Non abbiamo ancora toccato il tema della disponibilità economica. Non puoi diventare una grande se perdi una partita del genere”.

Il Frosinone è retrocesso.
“Non penso che Di Francesco abbia voglia di sentire il mio messaggio. Avrei giocato la partita allo stesso modo contro qualsiasi avversario. Il Frosinone non meritava di retrocedere. Il fatto che questo gol condanni una persona che stimo mi fa ancora più male”.

DE ROSSI IN CONFERENZA STAMPA

Roma contratta nel primo tempo, secondo tempo molto meglio.
"Sì, nel primo tempo abbiamo gestito la palla in maniera ordinata ma dalla panchina spesso non ho la sensazione che stiamo per fare gol, questo va analizzato. Nel secondo tempo avevamo più spazi, giustamente l'Empoli si era buttato con più uomini in avanti. Le partite si vincono con mille cose diverse, c'è anche modo di gestire la palla e in contropiede. Va benissimo vincere la partita in contropiede, prendendo le giuste decisioni senza perdere palla altrimenti diventa difficile per quelli dietro sostenere il peso dell'attacco avversario".

Dopo 5 mesi intensi senti il bisogno di staccare la spina o sei è già proiettato alla prossima stagione?
"Non vedo l'ora di iniziare a lavorare con la proprietà e con il direttore per creare qualcosa di meglio di quello che abbiamo visto quest'anno. Rimaniamo con l'amaro in bocca di questa partita e dell'ultimo mese che ci ha visto stremati. Per quello che posso valutare io in questi quattro mesi, abbiamo fatto tre mesi abbondanti facendo cose incredibili. Nelle ultime partite avevamo il nostro obiettivo da raggiungere, due punti di media a partita e un percorso europeo importantissimo. Ma questo non vuol dire che dobbiamo dimenticarci di tutte le cose che non hanno funzionato o le cose che possiamo migliorare. Adesso abbiamo la partita in Australia, ma già da domani e da quando torneremo sarò a Trigoria tutti i giorni per cercare di migliorare questa posizione di classifica".

In questi quattro mesi c'è qualcosa che ti ha reso particolarmente orgoglioso e qualcosa che si poteva fare meglio?
"La squadra mi ha reso orgoglioso, la squadra ha giocato sempre partite serie. Le volte in cui sono entrato negli spogliatoi, ho alzato la voce perché ho visto qualcosa che non mi piaceva come atteggiamento sono state pochissime. L'atteggiamento è stato giusto, la presenza e l'impegno in allenamento sono stati incredibili. Abbiamo cambiato un po' di modalità di allenamento, li abbiamo portati a chiedere qualcosa un po' di più al loro corpo e i ragazzi hanno risposto bene. Tante cose non hanno funzionato evidentemente. Nell'ultimo mese sapevamo che sarebbe stato difficile per le partita da giocare, per quante erano e perché i nostri avversari erano forti, ma anche prima abbiamo avuto partite in cui non abbiamo reso come avremmo dovuto. Quei due mesi non sono stati perfetti, sono stati pieni di ottimi risultati ma anche lì c'erano tante cose da migliorare. Poi quando arriva la stanchezza si vedono anche i risultati negativi. C'è tempo di fare analisi globali, ma adesso di fare qualcosa di meglio e rendere questa squadra migliore".

Come stai vivendo Dybala in questo periodo? È rientrato in tempo per il finale di stagione ma non giocherà la Copa America. Vuoi mandare un messaggio a Di Francesco dopo la retrocessione?
"Dybala si è allenato bene in questa settimana, nell'altra aveva fatto qualche allenamento e aveva pochi minuti nelle gambe. Oggi ha fatto la sua partita, è rimasto in campo a lungo, poi era parecchio stanco e lo abbiamo sostituito. Ovviamente il giorno dopo la convocazione dell'Argentina non era felice, sognava e si aspettava di essere in lista. Ma queste sono cose che si superano con il lavoro e con i risultati positivi con la squadra di club. Di Francesco? Che messaggio gli mando, cosa gli dico? È la squadra che forse meno meritava di retrocedere per come gioca, per come ha sviluppato tanti giocatori giovani e il Frosinone ci ha messo in difficoltà. Se avessimo giocato oggi a Frosinone avremmo interpretato la stessa partita cercando di vincere perché è così che si fa. Ero dispiaciuto a fine partita, mi ha fatto particolarmente male perché lui, il suo staff e la società del Frosinone non meritavano di andare in B".

Come ha visto a livello di condizione Mancini, Cristante e Pellegrini che sono convocati con l'Italia?
"C'è anche El Shaarawy. Li ho visti bene. Forse abbiamo portato Lorenzo al limite dei minuti giocati, era abbastanza stanco in questa settimana e abbiamo cercato di farlo entrare nell'ultima mezz'ora. La Nazionale darà sicuramente motivazioni speciali per chi sarà nella lista dei 26 e non faranno fatica a ritrovare subito la condizione fisica e la brillantezza. A chi non andrà non farà male un mesetto di vacanza".

Dall'esterno si è visto un cambio di mentalità di questa squadra. Che fotografia si porta dietro di questa stagione in previsione della prossima?
"Penso che il cambio di mentalità partiva da questa sera, magari anche questa sera dovevamo fare qualcosa di meglio. Dobbiamo guardare le altre squadre: l'Atalanta entra, aveva in corpo ancora i festeggiamenti della coppa e batte il Torino. Non è solo un discorso di mentalità, è lì che vogliamo arrivare. Se facessi i complimenti per quello che siamo adesso ai miei e a me stesso, farei un'analisi poco lucida. Noi dobbiamo arrivare al livello dove stava la Roma quando giocavo io, dove è stata per tantissimo negli ultimi 20 anni, un gradino superiore. Sappiamo che tante squadre si rinforzeranno: l'Atalanta, il Napoli non sarà quello di quest'anno, anche la Fiorentina probabilmente non sarà quella di quest'anno, Juventus, Inter e Milan saranno sempre queste e anche la Lazio sarà nuova. Quindi se non cambiano la mentalità, la nostra qualità e le nostre caratteristiche sarà dura fare un salto in avanti. Ho visto tante cose buone in questi quattro mesi. Oggi sono un po' dispiaciuto per questo risultato, non troppo per la partita ma soprattutto per il risultato. Renderci conto di quante cose buone abbiamo fatto e che non sono bastate, perché c'è chi ha fatto meglio di noi e più volte meglio di noi, è un punto di partenza per creare quella mentalità che ci porterà a tornare a giocare contro grandissime squadre in Europa".

DE ROSSI AI CANALI UFFICIALI DELLA ROMA

Ora si guarda avanti.
“No, non si guarda avanti, si guarda a questa partita. Ci aiuterà a guardare avanti, al di là del risultato qualcosa ha detto. Questa partita è un punto di partenza per guardare avanti”.

Quali sono state le cose migliori e quali peggiori?
“Abbiamo gestito la palla bene, ma arriviamo a 20 metri dalla porta e non hai mai la sensazione di segnare. Abbiamo avuto meno occasioni rispetto a quanto abbiamo tenuto la palla. La partita ci deve far capire, la mentalità di una squadra si vede anche quando i punti non contano. Ci deve far capire anche alcune caratteristiche, quando 7-8 contropiedi e non tiri mai in porta diventa difficile”.

Un punto di partenza.
“Si. Non è che ripartiamo solo in base a questa gara, ma ci fa capire tante cose. La squadra che vogliamo diventare è quella che anche se i punti non pesano entra in campo per vincere, anche se ha meno stimoli dell’avversario”.


PREPARTITA

DE ROSSI A DAZN

Come avete preparato questa partita e come si trovano le motivazioni? I punti contano il giusto. 
"I punti contano il giusto, per noi non contano in teoria ma è un esame in più, è un esercizio in più. Dobbiamo trovare stimoli nel lavoro che facciamo, nel gusto di dribblare, di segnare e di vincere la partita e nel rispetto della nostra professionalità e di tutto il campionato. Ho chiesto ai ragazzi una risposta importante. Sono stato calciatore, so che a volte gli stimoli fanno la differenza ma anche la differenza di qualità delle due squadre deve contare. Vogliamo vincere la partita".