Milan-Roma, DE ROSSI: "Orgoglioso dell'atteggiamento della squadra. Oggi il miglior Lukaku, El Shaarawy ha accettato il cambio fascia con serenità" (FOTO e VIDEO)

11/04/2024 alle 23:19.
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A San Siro passa la Roma: i giallorossi battono 1-0 il Milan nel primo atto dei quarti di finale di Europa League grazie al gol di Gianluca Mancini al 17'. Dopo il fischio finale l'allenatore giallorosso Daniele De Rossi ha parlato ai microfoni dei cronisti. Le sue dichiarazioni:

POSTPARTITA

DE ROSSI A SKY SPORT

Quali elementi ti sono piaciuti di più oggi?
“La gestione del pallone è stata molto buona per 60/65 minuti, abbiamo tenuto bene il pallone per poi fargli male. Oggi si è vista la miglior prestazione di Lukaku forse da quando sono qui, ha fatto sponde e ci ha fatto uscire. Questa è la partita che vorrei vedere sempre da lui, ne avevo parlato con lui ed era proprio questo che volevo vedere”.

Il rendimento della squadra continua a salire come continuità.
“A Lecce non avevamo gestito bene il possesso, nel derby abbiamo palleggiato bene e oggi ancora di più. In alcuni casi quando la squadra è più forte bisogna tenere maggiormente il pallone, gli attaccanti infatti possono lasciarti spazio dietro e quindi bisogna avere il piede fermo, non deve tremare”.

Hai sudato tanto.
“Avete i fari che mi facevano un effetto tipo lampada (ride, ndr)”.

Cosa ti ha esaltato maggiormente della prestazione della squadra?
“Un po’ tutto. Il coraggio di tenere la palla, la forza di difendere. Contro una squadra forte come il Milan bisogna saper fare tutto, anche difendere con un atteggiamento da provinciale. Dopo Lecce ho detto ai giocatori che non avrei accettato nemmeno un centimetro di meno dell’atteggiamento che si è poi visto nel derby. Possiamo perdere o sbagliare i passaggi, ma l’atteggiamento deve essere sempre lo stesso. A Udine anche deve essere questo e se non ci sarà vorrà dire che dovrò fare molto lavoro e i calciatori non avranno ancora capito l’atteggiamento che serve per giocare a calcio, soprattutto in queste partite. Partite di questo genere vanno fatte in tutti i campi, a Lecce ci ero rimasto male”.

La scelta di El Shaarawy a destra? Quanto sta migliorando la sua squadra senza palla? La squadra inoltre è migliorata nettamente sulla difesa dei cross.
“Il Milan ha campioni ovunque, ma la fascia sinistra è quella che li ha portati a dominare. Di solito a sinistra abbiamo Dybala e Cristante, sarebbe stato un po’ troppo per Bryan rincorrere sulla fascia, quindi ho fatto questa scelta. Cristante ha marcato Reijnders, ma era comunque sempre pronto a raddoppiare. Ho chiesto a El Shaarawy di giocare a destra e la sua reazione è stata super positiva, ero tranquillo da quel punto di vista”.

Si è visto il miglior De Rossi della stagione. Hai recuperato alcuni giocatori come Celik.
“I giocatori in fiducia li vedi anche nell’allenamento. Mi fido di loro, sono orgoglioso dell’atteggiamento della squadra, anche dei calciatori più blasonati”.

DE ROSSI A RAI SPORT

Dopo il derby vincete questo primo tempo..
“Bella partita, i ragazzi già hanno fatto la doccia (ride, ndr). È venuta fuori la gara che avevamo preparato, sapevamo che sarebbe stata dura nell’ultima parte di gioco. Siamo stati ordinati, con personalità, nel primo tempo abbiamo palleggiato e siamo andati in verticale, bene così”.

Sei riuscito a bloccare la loro fascia sinistra. La mossa di El Shaarawy? 
“È un discorso per rispettare le qualità dei giocatori: non potevamo chiedere a Dybala di abbassarsi, avrebbe perso in lucidità, lo stesso vale per Cristante. Abbiamo messo lì El Shaarawy, ha accettato il cambio fascia con serenità, ero sicuro avrebbe fatto bene”.

Cristante sarà assente al ritorno.
“Peccato, ma sono tranquillo. Abbiamo Bove, Aouar, Sanches, tanti giocatori che possono fare un grande gara. Bryan è importante, a volte copre falle che sarebbero pericolose".

Momento magico di Mancini..
“Gioca bene con e senza palla. Ha tanta personalità. Salta di testa e va a fare gol, so cosa vuol dire. L’angolo è stato calciato bene. Sarebbe un errore citare solo un giocatore. Smalling ha giocato 90 minuti serenamente, senza crampi, dopo tanto tempo. Lukaku ci ha aiutato tantissimo".

Che gara ti aspetti per il ritorno?
“Forse simile a quella di oggi. Oggi volevano vincere, ora a Roma sono obbligati. Se la prepariamo per pareggiare facciamo una figuraccia, loro saranno ancora più avvelenati nel cercare il gol”.

DE ROSSI IN CONFERENZA STAMPA

"Parte dal fatto che soprattutto nei primi 60 minuti abbiamo concesso meno la palla rispetto a quanto sono abituati a tenerla, magari togli ritmo ai giocatori così forti. Poi dipende dalle prestazioni dei ragazzi, abbiamo alzato il livello di attenzione. Ci vuole anche un po' di tempo per provare e ripetere i concetti: un conto è ripeterli due volte in allenamento per mezz'ora, un altro ripeterli sette volte in allenamento per mezz'ora e magari tra due anni sarà ancora così. Al corso di Coverciano mi dicono che non si può pensare di non prendere gol e Ulivieri dice di scegliere come vuoi prendere gol e come non vuoi prendere gol. Noi facciamo un qualcosa che serve tempo per capirla, anzi per recepirla. Sta venendo bene perché abbiamo alzato il livello dell'attenzione, delle prestazioni e dello stare dentro la partita. Avevo detto questo ai ragazzi prima della partita: non accetto più niente che sia un centimetro sotto all'atteggiamento che ho visto nel derby. Poi si può giocare bene o male, si può perdere o vincere, si può prendere gol. Ma se riescono a mettere in campo quell'atteggiamento in partite di cartello, devono farlo anche nelle partite più piccole perché sanno che a Lecce la partita non mi è piaciuta da quel punto di vista. Poi posso commettere errori, posso sbagliare mille cose ma l'atteggiamento non deve mai mancare, così come i duelli, le seconde palle e anche quel pizzico di ignoranza che ha sempre contraddistinto le squadre più piccole".

Il ritorno?
"Lo prepareremo, intanto pensiamo all'Udinese. Penso che il Milan avrebbe pensato di voler vincere, perché quando giochi la prima in casa l'idea è sempre vincere la prima e gestire la seconda partita, soprattutto all'Olimpico che sarà infuocato. Il loro atteggiamento potrebbe essere lo stesso sapendo di dover segnare un gol, ma se iniziamo a pensare alla seconda partita provando a fare 90 minuti come negli ultimi 10 minuti di oggi, siamo spacciati. Se, invece, facciamo un'altra grande partita sia difensivamente e offensivamente magari riusciremo a fare gol prima di loro e rendere ancora più difficile la loro rimonta".

Le sostituzioni ritardate? Il tuo pensiero?
"Non lo so, mi stavano piacendo per ordine e anche per quello che stavano concedendo al Milan, quindi li ho tenuti in campo. Forse ci ho messo un po' troppo, soprattutto pensando al valore dei giocatori che sono entrati e all'atteggiamento che hanno sempre quando entrano. Forse li ho inseriti tardi. A volte si fanno cambi perché sembra sia obbligatorio, soprattutto da quando ce ne sono cinque, però in teoria sto lì per mettere a posto quello che non va bene e lasciare correre le cose che vanno bene. E la sensazione è che stessero andando abbastanza bene".

L'emozione di San Siro visto dalla panchina? E come ha lavorato per far guadagnare alla squadra questi 20 metri in campo?
"L'emozione è stata grande, è uno stadio che mi piace e l'ho sempre detto: si respira grande calcio. Anche da giocatore mi esaltavo e facevo quasi sempre belle partite, mi è successo di vincere sia contro il Milan sia contro l'Inter, è proprio il posto migliore per giocare a calcio in Italia a parte casa nostra. Penso che più dei 20 metri la questione sia sulla distanza tra un reparto e l'altro: si può stare anche bassi ma c'è bisogno di poco spazio tra l'attaccante e l'ultimo difensore, anzi direi il portiere. Se riusciamo ad essere corti, possiamo avere anche la libertà di difendere bassi. Se riusciamo ad essere corti non c'è spazio per gli avversari, quindi devono tornare indietro e noi possiamo salire e magari lasciare sempre meno spazio per giocare, a parte quello alle nostre spalle. Noi lavoriamo su questo in campo, in allenamento e tantissimo nei video. Sembra che i ragazzi lo stiano recependo e digerendo bene".

DE ROSSI AL CANALE UFFICIALE DELLA ROMA

"Molte emozioni, sono contento. Non vincevamo qua a San Siro contro il Milan dal 2017 se non sbaglio, non so se fosse Spalletti o Di Francesco l'ultimo a vincere. Una volta noi qui venivamo e facevamo la partita alla pari, a volte vincevamo e a volte perdevamo ma giocavamo alla pari. Bisognava andare tranquilli in campo perché loro sono molto forti, ma lo siamo anche noi. I ragazzi hanno mostrato nel gioco questo tipo di fiducia e di confidenza con il possesso palla, con la fase difensiva, con la verticalità, sono contento della partita che hanno fatto".

Quando è nata l'idea di El Shaarawy su Theo Hernandez? Ti aspettavi un approccio così di questa squadra?
"È nata come sempre dalla preparazione della gara, ho uno staff clamoroso di gente che lavora. Ogni tanto arrivo e dico 'iniziamo a lavorare' e invece loro stanno già alla fine e hanno fatto tutto, devo solo ascoltare i loro sussurri. Siamo lì, lavoriamo insieme, loro mi hanno aiutato tanto in questa scelta perché sono giorni che parliamo di questa partita ma non potevamo distrarci troppo dalle altre. Sapevamo di dover mettere qualcuno da quella parte, abbiamo fatto varie ipotesi e vari tentativi tra di noi e poi abbiamo deciso subito che Stephan poteva essere quello giusto. Ne abbiamo parlato con lui ed era subito super disponibile, siamo contenti. Il mio staff è quello che mi ha dato una grandissima mano".


PREPARTITA

DE ROSSI A SKY SPORT

Quali indicazioni hanno portato al ritorno di Smalling?
"È globalmente un giocatore con tantissime partite in Europa ed è forte. Magari quando facciamo le scelte le facciamo anche su due partite, avrei voluto farlo giocare in una di queste due partite e Llorente ha giocato con la Lazio. Sono sicuro che Chris farà una grande partita, lo abbiamo visto bene in allenamento negli ultimi tempi".

Cosa può garantire Spinazzola in più rispetto ad Angelino?
"Ha caratteristiche diverse da Angelino, che a due tocchi ti fa uscire in maniera unica dalla pressione. Spinazzola ha uno strappo diverso e un tipo di corsa diversa, porta anche la palla dentro il campo e mi piace. Ci dà soluzioni diverse, dobbiamo essere bravi ad approfittarne e a riconoscere le caratteristiche di ogni giocatore quando facciamo le scelte".

C'è energia in più anche legata alle convinzioni dei risultati?
"Sì, abbiamo convinzioni ben salde. A volte si può cambiare idea, ma non vuol dire avere convinzioni deboli, e a volte si commettono errori. L'importante è che siano convinti i giocatori e i giocatori sono convinti spesso da quello che trasmetti e da come lo trasmetti, ma anche dai risultati".

Che effetto fa lo stadio?
"Un effetto che conosco, mi è successo spesso. Ora ho un'altra visuale, ho ancora meno tempo per guardare lo stadio pieno rispetto a quando ero giocatore perché in ogni secondo c'è sempre qualcosa a cui pensare e qualcosa da dire ai miei giocatori. È emozionante ed è un bel palcoscenico, sono felice di essere qui ma sono abituato a viverlo".