Davide Nicola, tecnico della Salernitana, ha parlato al termine della partita contro la Roma, valida per la trentaduesima giornata di Serie A e terminata 2-1 per i giallorossi grazie ai gol di Carles Perez e Smalling. Queste le sue dichiarazioni al termine del match.
NICOLA IN CONFERENZA STAMPA
La sconfitta più amara per come è maturata, ma la squadra ha risposto bene.
"Non ci fa piacere questa sconfitta, però oggi sono entrato negli spogliatoi e ho detto che siamo stati più decisi del solito, non abbiamo smesso di cercare non solo di limitare la Roma, ma di costruire. C'è il rammarico del possibile 2-0, dovevamo chiudere la partita. Difettiamo in ferocia. Siamo stati estremamente pratici, la Roma è una grande squadra. Le scelte iniziali sono in funzione degli allenamenti. Obi mi è sempre piaciuto, mi ha dimostrato che posso contare su di lui. I cambi sono stati tutti forzati, abbiamo avuto 5-6 ammoniti e in tanti mi hanno chiesto il cambio. Chi è entrato ha fatto bene, ma voglio più rabbia, più ardore. Possiamo fare bene, è chiaro che le parole le porta via il vento. Oggi è stata la prima partita in cui ho avvertito il desiderio di imporci. Non è più un fatto di prestazione, ma di volontà di raggiungere i risultati e oggi è stata una grande risposta".
Cosa è successo con la panchina della Roma?
"Raramente litigo, sono cose che accadono in campo e rimangono in campo. C'era una battaglia in campo a livello sportivo, qualche volta accade anche a livello di panchine, ma finisce lì e ci mancherebbe altro".
Come trasportare questo atteggiamento col desiderio di vittoria, anche su campi diversi contro avversari diversi?
"Continuando nel percorso che stiamo facendo. Dalla prima partita fuori casa contro il Milan a quella contro la Juventus e oggi sono state progressivamente prestazioni sempre più convincenti. Con l'Inter siamo stati bravi, ma non nella capacità di lavorare insieme nei reparti. La qualità degli avversari ci ha messo a nudo. Con la Juventus è stata una partita diversa, eravamo riusciti a fare un secondo tempo importante, ma abbiamo sbagliato un paio di letture. A livello di decisioni è stata una partita importante, il difetto è stato non chiudere la partita. Questo è fondamentale. A oggi, abbiamo iniziato a parlare del desiderio di raggiungere il risultato e non solo la prestazione. Dalla prossima avremo diverse trasferte, mi interessa la voglia dei giocatori, non c'è stata una partita in cui ci hanno messo i piedi in testa. Sono estremamente fiducioso, è giusto essere arrabbiati, voglio già che da domani mattina ci sia un ardore nel conseguire per la prossima partita quello che ci serve".
Mourinho ha dato la sua versione, che un ragazzo della sua panchina vi ha detto che sareste andati in B, qual è la sua?
"Non mi interessa replicare".
Deluso per non aver sfruttato gli altri risultati?
"Dovevamo chiudere la partita per prendere un risultato straordinario. Secondo me siamo vicini a fare una sequenza di risultati, ma dobbiamo imporci di volerlo fare, accettando i rischi. Le scelte sono state in linea con quanto vedo negli allenamenti".
Vede nella squadra la convinzione? Nelle ultime 8 lei a Crotone fece 17 punti.
"Ringrazio perché mi dai energia, ma non ne ho bisogno. Non è un discorso di parallelismi. Io sono qui perché è difficile e straordinariamente appagante, ci sono i presupposti di una squadra che doveva diventare velocemente squadra, ora bisogna fare velocemente punti. Non c'è stato un solo giorno che non sia stato mosso da un fuoco dentro per l'ambiente e i giocatori a disposizione, che mi piacciono. Il processo mentale di convinzione è più lungo, ha a che far con l'aspetto emotivo di ognuno di noi. Io martello ogni giorno e non mi pesa, ma non pesa neanche a loro".
NICOLA A DAZN
Come si legge questa partita?
"Voglio fare i complimenti ai miei ragazzi, stanno crescendo in maniera esponenziale, sono sempre più convinto che possiamo farcela, a patto che giochiamo con questo ardore e questa capacità di iniziare a leggere le partite. Avremmo potuto chiudere la partita sul 2-0, non lo abbiamo fatto ed è un demerito nostro. Tutto il resto sono molto soddisfatto dei ragazzi, hanno dato tutto e sono contento per i nostri tifosi che hanno visto una squadra che darà tutto fino alla fine"
Il centrocampo è cambiato totalmente.
"Sì, il nostro reparto del centrocampo è qualitativo di gente poco conosciuta ma che saprà stupire fino alla fine. Era una partita importante per venire in casa di un grande allenatore e una grande squadra. Portare via punti sarebbe stato un motivo di orgoglio oltre che per la classifica. Se la squadra ha questa qualità ed energia sono fiducioso, anzi dobbiamo arrabbiarci e fare meglio".
Con l'uscita di Ribery e Ranieri sembra che sia venuta più paura.
"Purtroppo quando mi hanno chiesto il cambio, Ranieri aveva un indurimento, non si poteva fare diversamente. Anche l'uscita di Mazzocchi e Obi, che mi ha dimostrato di poterci contare, abbiamo dovuto fare delle sostituzioni. È la dimostrazione che ognuno può essere utile, la mentalità di chi entra deve essere la stessa. Alcuni sono avanti, altri devono migliorare sotto il punto di vista della mentalità. Non posso criticare nessuno, mi dimostrano che credono in quello che facciamo e mi basta al momento".
Ieri ha detto che 'dobbiamo alzare l'asticella delle ambizioni', si fa così?
"Credo che per chi è in classifica come noi non ci siano altri percorsi. L'obiettivo numero uno era creare un'identità, sono convinto anche dopo oggi che possiamo fare ancora meglio. Voglio vedere abnegazione, entusiasmo per quello che stiamo facendo. Sono convinto che basta una vittoria per trovare continuità di risultati".