Queste le dichiarazioni di Paul Baccaglini, presidente del Palermo, rilasciate alla stampa a pochi minuti dal fischio d'inizio della sfida con la Roma:
BACCAGLINI A MEDIASET
Quali sono le sue passioni che la contraddistinguono?
Ho il pallino del bel gioco, ho una visione più continuativa. Bisogna fare bene i conti, ad inizio anno. Bisogna mettersi a tavolino, e bisogna aver fiducia nel progetto. Certo, possono succedere cose imprevedibili, ed è il bello dello sport. Mi piace dare fiducia al gruppo di ragazzi e allo staff per una continuità sino a fine stagione.
Come ha trovato la città di Palermo?
Credo in una piazza importante come Palermo. Molti mi dicono che sono pieni di domande per me, per sentire il polso della situazione. Credo che si respiri un’aria strepitosa. Tutto è incredibile. Stasera, venendo qui allo stadio, ho toccato la spalla a mia moglie e le ho detto ‘abbiamo vinto lo Scudetto’, perchè tutti già strombazzavano. Ed è bellissimo, mi auguro che i ragazzi facciano un risultato importante, sicuramente per i tifosi e per la città.
Una scommessa in caso di salvezza?
Ne ho fatte tante: devo andare a piedi e in ginocchio a Santa Rosalia, dovrei tatuarmi la faccia, mangiare i panini con la milza... (ride, ndr). Ma farò tutto, sono un uomo di parola.
Che Palermo sarà?
Naturalmente questo è un progetto a 360 gradi, si è parlato dello stadio, che è il tempio e il luogo sacro attorno al quale si stringe la città. E il settore giovanile è il futuro. Bisogna credere e puntare sui giovani, a Palermo c’è un settore giovanile fantastico. L’ho definito in conferenza stampa un piano A e un piano B, ovviamente c’è anche un livello economico e finanziare. Ma la cosa più importante è creare una mentalità vincente per il Palermo, per far sì che attorno a questa mentalità, sposando questo progetto, lo portino al livello che la città si augura.