Arrivato nella finestra invernale di calciomercato dall’Empoli, Tommaso Baldanzi si racconta ad As Roma Podcast. Le dichiarazioni del fantasista numero 35:
Com’è andata questa prima settimana?
”È stata veloce ed intensa dal punto di vista delle emozioni, ma è stata una bella settimana. Ho conosciuto i ragazzi, il mister, lo staff e tutte le persone che lavorano in questo centro sportivo immenso e bellissimo. Sono felice di essere qua e sono stato molto contento di aver fatto la prima partita all’Olimpico. Sono felice dell’accoglienza della città. L’ho ringraziata e la ringrazio”.
Il centro sportivo? Senti la differenza con quello dell’Empoli?
”È diverso, sono cresciuto in un centro sportivo più piccolo e che rimarrà sempre nel mio cuore”.
Hai avuto tempo di vedere qualcosa a Roma?
”Sì ma poco, sono stato una sera a cena fuori. Ho visto il Colosseo, che avevo già visto. Pian piano vedremo tutto”.
I primi piatti?
”Per adesso sono stato tranquillo, solo una sera ho mangiato la carbonara. Per adesso bene”.
Ti hanno voluto tanto qui anche i Friedkin. Come si convive con questa cosa?
”Per me sinceramente non è una pressione, ma è un motivo di grande orgoglio e sono felice. Ringrazio la proprietà, il direttore che c’era e il mister. È un motivo di orgoglio e spero di poter ripagare la fiducia, è il mio obiettivo e lavoro per questo”.
All’Olimpico ci eri stato da avversario, quanto cambia?
”Anche da avversario fa molta impressione, viverla dall’altra parte con un pubblico così è motivante, sono rimasto colpito”.
Com’è stato?
”Quando entri in campo e c’è il pallone pensi a quello, ma magari durante il riscaldamento è impossibile non pensarci. È bello ed emozionante”.
L’inno?
”Molto bello, è un’emozione forte per me che la vivo per la prima volta ma penso anche per chi la vive per la 50esima volta”.
Mentre la Roma prendeva possesso di questa partita speravi di più o di meno di esordire?
”Meglio che si sia messa subito bene, che abbiamo fatto quello che volevamo e che abbiamo portato a casa i punti, va bene così. Mi è piaciuto anche così l’esordio”.
Cosa hai pensato quando De Rossi ti ha chiamato?
”È stato emozionante entrare, soprattutto per la mia prima volta all’Olimpico e ne sono rimasto felicissimo”.
Se a Tommaso di 7-8 anni fa avessero fatto vedere la foto con Dybala ci avrebbe creduto?
”Penso di no, era un sogno ed è stato un sogno esordire in questo stadio sostituendo Dybala, che ha fatto una partita bellissima”.
La maglia dell’esordio?
”È la prima e la più bella, la tengo io. Forse in una cornice, l’ho data ai miei genitori che sono venuti a vedermi”.
C’è qualche maglia che hai collezionato?
”Non colleziono tanto le maglie, ma mi piace chiederla alle persone che conosco e ad amici, come quella di Scalvini o Coppola che hanno giocato con me in nazionale. Ho avuto anche quella di Dybala, che mi ha dato Bove. Non ne ho tantissime”.
Qualche difensore che ti ha impressionato in Serie A?
”Ce ne sono tanti, da Danilo a Bastoni, ci sono tanti difensori forti”.
C’è una foto che è circolata con Mancini…uno così è importante.
“Molto, penso che alla squadra dia una grande mano avere una personalità così forte”.
In questa settimana chi ti ha fatto più penare come difensore?
”Sono tutti molto forti, Llorente, Huijsen e Mancini sono molto bravi”.
Sabato arriva l’Inter, tosta da affrontare. Un anno fa tu hai segnato ai nerazzurri.
“È stata una bella partita, molto difficile ma che si è messa bene e sono riuscito a segnare. È stato bello”.
Ti è esploso di più il cellulare dopo il gol all’Inter, alla Juve o quando sei arrivato qua la settimana scorsa?
”Quando sono arrivato qua (ride, ndr)”.
Baldanzi chiude l’intervista (“Me la cavo malissimo”) disegnando il Lupetto di Gratton.