MATIC: "Spero di essere ricordato come il Mourinho dei giocatori" (VIDEO)

20/06/2023 alle 12:35.
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In un'intervista con StarCasinoSport, Nemanja Matic racconta il suo anno trascorso a Roma dove nel corso della stagione si è ritagliato un ruolo da protagonista nella formazione giallorossa. 50 presenze, tra campionato e coppe, con 2 reti e 3 assist il bilancio finale del centrocampista serbo che ad agosto compirà 34 anni. Queste le sue parole:

Roma è fantastica. Le piace?
"Il tempo qui è perfetto, molto meglio di quello di Manchester dove piove sempre. Meglio anche di Londra? Sì ma già quello di Londra non è così male"

Parli molto bene l'italiano
"Sto facendo del mio meglio, facciamo spesso esercizio con Claudio. Sto migliorando"

Sei soprannominato 'il professore', ti piace?
"Sì, mi piace"

In Inghilterra, invece, ti chiamavano 'il lupo'
"Sì, me l'hanno dato al Manchester United, non al Chelsea. Rashford e gli altri giovani mi hanno chiamato così, 4 o 5 anni fa, forse perché in allenamento trovavo sempre il modo per vincere. Quindi per questo dicevano che ero un lupo..."

Una volta, a Manchester, Mourinho disse che Matic è un giocatore di Mourinho. Che significa? 
"Penso sia una cosa positiva. Tutti conoscono Mourinho come allenatore e spero che un giorno che le persone diranno che ero il José Mourinho dei giocatori. Quindi lo ringrazio"

Per la tua fedeltà anche
"Sì, abbiamo lavorato in 3 occasioni insieme, ne vado fiero. A volte gli altri ridono e mi prendono in giro ma è bello sapere che questo genere di allenatori ti rispetta. E' molto importante"

Che differenza c'è tra la Premier League e la Serie A?
"La Premier è cresciuta tantissimo negli ultimi 10 anni, dal punto di vista finanziario tutti i club sono molto forti e sono migliorati molto. Hanno ottimi allenatori, comprano i migliori giocatori, non c'è molta differenza tra i 'top club' e quelli più piccoli. In Inghilterra non esistono più le piccole. In Italia, tra le prime 5-6 squadre e le altre c'è molta differenza ma spero che la Serie A possa crescere, anzi deve crescere"

Lo stadio più caldo in cui hai giocato in Inghilterra?
"Lì gli stadi sono sempre pieni con una grande atmosfera. Sono fortunato ad aver giocato con Chelsea e Manchester United e ovunque vai a giocare, tutti vogliono batterti. C'è sempre un'atmosfera calda. Se dovessi sceglierne uno, dire Old Trafford probabilmente. Ho avuto la fortuna di giocarci 5 anni, avere 75mila spettatori ad ogni partita è qualcosa di speciale. Giocare lì è una sensazione particolare"

Il derby di Roma?
"Somiglia molto a quello tra United e Liverpool, il giorno della partita sono tutti carichi. Gli italiani rispetto agli inglesi sono più appassionati e  quella partita significa tanto per loro. In Premier si pensa al derby ma si pensa anche dopo tre giorni c'è un'altra partita, magari contro una big. Le persone si dimenticano presto dell'ultima partita. Qua invece il derby è importantissimo"

Che cosa ne pensa dei tifosi della Roma?
"Penso che sono i migliori in Italia. Non lo dico perché gioco qui, ma perché ho visto che le altre squadre per avere lo stadio pieno devono giocare bene per più partite. Qui invece la felicità dei tifosi è fantastica. Da quando sono qui, nell'ultimo anno, abbiamo sempre avuto 60.000 spettatori all'Olimpico. È impressionante e non penso che per gli altri club sia così"