Volpato: "Totti è come un fratello più grande, orgolioso di essere a Roma" (VIDEO)

24/05/2022 alle 13:28.
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Il talento della Roma Cristian Volpato si è raccontato a "OptusSport", parlando del suo arrivo a Roma, della sua esprienza e del rapporto con : "La prima volta che sono venuto a Roma ho detto a mia mamma 'devo incontrare ', lei mi ha detto 'è un sogno'. Circa tre mesi dopo ci siamo visti e mi ha detto che stava aprendo una sua agenzia e che era interessato a me come primo giocatore, per me era un sogno. Lui è come un fratello più grande per me, parliamo spesso, mi da molti consigli e mi dice di restare con i piedi per terra"

Come hai fatto a passare dall'Australia a Roma?

"Non lo so, sono cose che succedono una volta sola. Quando si chiude una porta se ne apre sempre un'altra. Ognuno prima o poi ha la sua chance e questa era la mia. Tony Basha è la persona che mi ha portato a Roma, mise "mi piace" ad una mia foto su e mi disse "Ho un paio di uomini a Roma, avresti la scuola e allenamenti per sei mesi. Tre allenamenti a settimana, con sveglia alle 5 o alle 6."

Pensi che Roma sia il posto migliore per fare il tuo calcio?

"La Roma ha uno dei migliori settori giovanili in Italia e nel mondo, in tutte le categorie. SOno orgoglioso di essere qui.

Questo club ha una storia pazzesca, ora anche Mourinho...

"Quando lo hanno annunciato ero felice, lo seguo fin da quando ero bambino. Ho sempre voluto lavorare con lui, e non lo dico solo perchè è qui"

L'esperienza con l'Italia u20?

"È sempre stato un sogno giocare per gli azzurri. E ricevere la chiamata dopo solo due anni qui è stato pazzesco"

Che esperienza è questa per un giovane ragazzo?

"Era la mia prima volta con una nazionale, stare lì con gli altri compagni, camminare per l'areoporto, indossare lo stemma della nazionale è fantastico"

Se l'Australia ti chiamasse domani?

"Al momento mi sento italiano e penso vorrei concludere con l'Italia, ma non si sa mai cosa riserva il futuro. Molte cose possono cambiare"

COme è nata la passione per il calcio?

"Grazie a mio nonno, che mi regalò un pallone e delle scarpe Nike"

Se non avessi fatto il calciatore?

"Avrei seguito mio padre"

Come ti vedi tra 10 anni?

"Come calciatore"