RAI 2 - Leonardo Spinazzola, esterno giallorosso e della nazionale italiana, ha rilasciato un'intervista alla Domenica Sportiva. Il laterale della Roma, che ha aiutato la squadra a vincere la Conference League mercoledì sera, ha parlato da Coverciano, dal ritiro della Nazionale. Lui e gli altri giallorossi hanno potuto usufruire di 48 ore di riposo in più dopo la finale contro il Feyenoord. Ecco un estratto dell'intervista che questa sera andrà in onda in versione integrale:

"Dopo la brutta esperienza che ho vissuto ho perso il sorriso solo per pochi giorni. Ho passato giorni difficili, anche vedere mia moglie, stare con i miei figli, ogni tanto stavo in disparte a guardare il vuoto. Grazie al mio carattere non ho mai perso il sorriso ma dopo l'infortunio ho vissuto un periodo molto difficile, alcuni giorni li passavo fissando il vuoto. Non ho avuto paura di non riprendere a giocare, ma di non tornare come prima, con delle limitazioni. Mi manca ancora un pochino, ma piano piano (ride, nda). Adesso sto bene e sono al settimo cielo, mi hanno aiutato tanto mia moglie, i miei figli e gli amici".

Sui suoi allenatori: "Il ct Mancini mi ha trasmesso serenità e lo stesso ha fatto Mourinho, mi ha sempre spinto a non mollare".

Sull'Europeo e sul Mondiale: "Quei 40 giorni vissuti assieme e quella vittoria legherà il nostro gruppo per sempre. Mi hanno dato tanto, quando hanno cantato per me mi hanno dato grande soddisfazione, mi hanno dato un Europeo, una terza famiglia. Tante tante emozioni, veramente una montagna russa. Wembley? Sarà una bella emozione, ma dopo questo infortunio sono veramente tranquillo, non sarò travolto. Non meritavamo di restare fuori ma il calcio è anche questo. Spero che i giovani ci diano una mano".

Sul suo possibile impiego contro l'Argentina: "Sarebbe una cosa bellissima, sono certo che non mi farei travolgere dall'emozione. Un messaggio ai tifosi? Stateci accanto e vi faremo innamorare di nuovo".