ONZE MONDIAL - Alla rivista francese ha parlato Jordan Veretout, protagonista di un'ottima stagione con la maglia della Roma interrotta dal (doppio) problema muscolare che gli ha impedito di prendere parte all'ultima fila di partite. Le soddisfazioni che ottiene nel club di appartenenza, però, non corrispondono a quelle con la maglia della Nazionale francese, dove rimane spesso escluso dai convocati: "No, non sono stato dimenticato perché ci sono molti giocatori, c'è concorrenza - ha detto Veretout -. Ecco perché la Francia è così forte. Sono nella situazione in cui posso ancora guadagnarmi un posto e dò il massimo per questo. Non direi che all'Europeo ci sono sempre sorprese perché se venissi convocato non sarebbe neanche una sorpresa. Sono un calciatore, lavoro, se un giorno dovessi essere convocato è perché me lo sono meritato. Se potessi essere questa piccola sorpresa tra virgolette, sarebbe bello (sorride). Quando diventi campione del mondo con le giovanili, inevitabilmente hai voglia di rivivere questo tipo di evento".
Sull'avventura alla Roma: "È la logica continuazione della mia carriera. Gioco a calcio per raggiungere obiettivi e raggiungere i massimi livelli. Passando dalla Fiorentina alla Roma ho fatto un bel passo in avanti. Quando firmi per la Roma, ti senti subito in un club di alto livello. Dalla prima conferenza stampa sei sbalordito, c'è tanta gente, tanti giornalisti. Non è come in altri club, senza mancare di rispetto a nessuno. Tutto è più grande qui. Prima avevo 5-10 giornalisti davanti a me in una conferenza stampa, qui ne ho 25/30, è impressionante. Lo stesso per le foto di presentazione, devi fare molto, tutto è al quadrato. Qui tutto si moltiplica per 10. È vivendo queste cose che ti rendi conto di aver superato un livello".