Javier Pastore torna a parlare. Il centrocampista della Roma è stato il protagonista di una videochat sul canale Youtube del Talleres, suo ex club. Queste le sue parole:
Che ricordi ha del Talleres?
Lì ho passato tanti anni magnifici, ho tanti amici, ho un grande ricordo e tanti amici che non mi scordano. Ogni volta che vado a Cordoba li incontro. 20 anni sono passati ma il ricordo non si perde se viene mantenuto e tenuto vivo.
Come vanno le cose a Roma?
Qui a Roma sono calati di molto i contagi, la cosa per fortuna è molto più controllata. Speriamo che le cose vadano nello stesso modo anche al Nord, dove le cose sono più complicate.
Come valuti la tua carriera?
Mi sento fortunato perché c’è stata molta gente nel mondo del calcio, famiglia e amici che mi ha aiutato molto. Devo ringraziare tutte le persone che mi hanno aiutato per arrivare fino a qui. La vita che mi è capitata è molto bella, più di quanto sognavo. Avevo una famiglia molto bella intorno a me quando era piccolo, questo mi ha aiutato molto a diventare l’uomo che sono oggi.
Ci racconta l'esperienza al Palermo
I primi tre mesi sono stati come una vacanza, sono sincero. Eravamo in hotel vicino alla spiaggia, quindi mi allenavo, poi tornavo all’hotel e andavo al mare. All’inizio è stata dura, avevo 19 anni. Un’esperienza molto bella, ci sono rimasto due anni. La squadra giocava molto bene, era un sogno. Inizialmente ho avuto difficoltà dal punto di vista tattico, ma era un sogno. Giocavo con giocatori giù consacrati come Miccoli, Cavani e Balzaretti. Giocavo contro campioni come Buffon alla Juventus o Totti alla Roma, non ci potevo credere. Volevo le maglie di tutti, era l’unica cosa che mi interessava, più delle partite.
I tifosi del Talleres vogliono sapere quando tornerà...
Sarebbe un sogno per me, ma per ora non posso toccarlo con mano. Ma penso che si realizzerà. Non è solo il tornare a giocare a Cordoba, ma stare vicino ai miei amici e la mia famiglia, che sono le cose che mi sono mancate di più in questi anni di carriera.
Chi è il giocatore che ti ha impressionato di più?
Ho avuto la fortuna di giocare con tanti giocatori forti. Ibrahimovic, Cavani, Neymar, Mbappé, Thiago Silva, Verratti, e De Rossi che in un anno mi ha lasciato tante cose positive. Garay era il mio idolo e ho avuto la fortuna di giocarci insieme. Poi anche Messi e Riquelme.
Che aspettative ha sul suo futuro?
Vorrei terminare i tre anni che mi restano alla Roma nel modo migliore possibile e poi tornare in Argentina al Talleres. Non ci sono altre squadre argentine con cui mi vedo. Sono quattro anni che ricevo offerte dalla Cina, ma non mi interessano. Mi piace competere per grandi traguardi, giocare la Champions. Ho avuto offerte davvero buone, ma ci sono tante cose da considerare, da mettere sul piatto della bilancia. Per ora non ho intenzione di andare in Cina.