Intervento in diretta Instagram per Carles Perez, che ha risposto alle domande di un giornalista di Marca. L'attaccante esterno ex Barcellona ha concesso una lunga intervista in cui ha raccontato il suo periodo di isolamento e ha parlato dei primi mesi con la Roma. Queste le sue parole:
Come stai vivendo la quarantena?
Sono solo da ventidue giorni. La mia famiglia sta bene ma è in Spagna, ma per ora va tutto bene.
Sugli allenamenti
Ho un preparatore atletico che se ne occupa. Il mio programma cambia ogni settimana. E’ importante mantenere la forma fisica ma niente sessioni con il pallone. La cosa più importante è la salute della gente e che tutti restino a casa. Si tornerà alla normalità.
Cosa ne pensi del taglio degli stipendi?
Lo capisco. Noi siamo pagati per giocare il fine settimana e con questa situazione non possiamo farlo. D’altra parte non siamo in vacanza perché è simile a una pre-season quella che stiamo vivendo, ma capisco la scelta.
Come vi siete accordati nella Roma sul taglio?
Preferisco non parlarne.
Come va con l’italiano?
Bene. Con Diego Perotti parlo in spagnolo visto che è argentino, così come con Gonzalo (Villar, ndr). L’italiano lo sto studiando e inizio a parlarlo.
Come sono i tifosi giallorossi?
Il romanista è un’altra cosa rispetto ai tifosi in Spagna. La gente della Roma vive il calcio in un altro modo, molto più intensamente. Ci sono lati positivi e negativi di questo aspetto. Tifano per tutta la partita, incitando la squadra.
I laziali che ti dicono?
No, nulla, ma qui per la gente il calcio è vita e te ne rendi conto in campo.
Come città meglio Roma o Barcellona?
Roma è spettacolare, ma il cuore dice 'Barcellona' perché ho passato molti anni lì dove ho tanti amici.
Possibile la Champions?
L’obiettivo è entrare in Champions e andare avanti in Europa League
Hai incontrato Totti?
Non l’ho visto. Da quando sono a Roma non è mai passato al centro sportivo.
Come ti sembra Lautaro Martinez?
E’ uno speattacolo. L’ho visto di persona quando ho giocato con il Barca contro l’Inter. E’ un giocatore di qualità.
Sulla ripresa del campionato
Non mi aspettavo l’accoglienza che ho ricevuto. Sono super felice per la mia situazione nella squadra così come con i tifosi. Noi vogliamo tornare a giocare, vediamo se sarà possibile.
Cosa è successo con il Barcellona?
Non so perché il Barca mi abbia mandato via, ma ho rispettato la loro decisione. Ora sono un giocatore della Roma e sono felice di esserlo.
Sulle giovanili del Barcellona
Si parla tanto della cantera, che i ragazzi del Barca B vanno in prima squadra. In parte è così, ma non sempre. A volte c’è bisogno di tempo per adattarsi e non viene dato, come successo con Cucurella che adesso sta facendo benissimo al Getafe
C’è un diritto di recompra su di te?
No, il Barcellona non ha un diritto di riacquisto. Ho firmato per quattro anni con la Roma.
Su La Casa de Papel
La casa de papel l’ho già vista. Non ho visto tutte le puntate in un giorno ma l’ho vista. Alla Play ora quando gioco prendo sempre la Roma
A Roma puoi essere protagonista...
Al Barça sapevo che non poteva essere così perché avevo davanti il miglior giocatore del mondo. Ho scelto la Roma perché era la situazione perfetta per me, qui posso giocare minuti importanti anche se sono giovane. Cerco minuti di responsabilità, al Barcellona giocavo poco mentre qui posso giocare titolare in Europa e da protagonista
Cosa ti ha detto Fonseca per convincerti?
Fonseca mi ha chiamato parlandomi della squadra, della società e dei compagni nello spogliatoio. Mi è piaciuto cosa mi ha detto e come ha cercato di convincermi e ho scelto la Roma. Avevo offerte dalla Spagna, Inghilterra e Germania, ma la proposta che più mi è piaciuta è stata la Roma e ho deciso di venire qui.
Sul tatticismo della Serie A
Qui in Italia si difende molto meglio. Per me sarebbe più facile giocare in Spagna che qui, dove ci sono più spazi. Qui c’è più intensità difensiva. Però guarda l’Atalanta, c’è un po’ di tutto.
Un giudizio su Pastore?
Ha tantissima qualità.
Perché hai scelto il numero 31?
E’ un numero che mi è sempre piaciuto, sin da quando ero piccolo.
In futuro che numero vorresti? La dieci?
No, la dieci no. Pesa tanto qui quella maglia (ride, ndr). Ho molto rispetto per Totti che l'ha portata per ultimo... Mi piacerebbe indossare la 7 o la 11.
Come ti trovi con Kluivert?
Molto bene, lui è molto forte e molto veloce. Abbiamo già un'ottima intesa.
Qual è la tua posizione preferita?
Preferisco giocare a destra. Posso giocare come mezza punta, e anche davanti, ma la mia preferita è spostato sulla destra.
Chi è il tuo esempio?
Leo (Messi, ndr). Escluso lui? Mi piace molto anche Robben. Di lui ammiro molto il modo di muoversi, ma anche la tecnica di tiro.
Ci sono differenze nel modo di allenarsi tra la Roma e il Barcellona?
Secondo me è lo stesso, ci alleniamo con la stessa intensità.
Forse in Italia è un allenamento più tattico?
Quello sì, al Barcellona ci allenavamo un po'di più con il pallone ad esempio.
Meglio per la Roma che la Lazio non vinca lo scudetto...
Sì, sarebbe meglio (ride, ndr)...