DZEKO: “La salute prima di tutto, ma è giusto finire il campionato. Un grande orgoglio essere il capitano della Roma dopo Totti e De Rossi”

10/04/2020 alle 18:28.
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SKY SPORT - In collegamento da casa con l’emittente satellitare, l’attaccante della Roma ha raccontato come sta vivendo questo periodo di quarantena dovuto all’emergenza Coronavirus. Queste le sue parole:

Roma Cares è sempre molto attiva. Anche questo ti fa capire che la tua scelta di restare è stata giusta?
Io la scelta giusta l’ho fatta e non era difficile. Ora ancora di più sono orgoglioso di far parte di questa società che in questi momenti molto difficili fa le cose importanti per tutti i tifosi e la gente che ha bisogno di aiuto. Noi giocatori siamo a disposizione della nostra società e cerchiamo di aiutare in tutti i modi possibili.

Com’è essere padre a tempo pieno in questa fase?
Non sono mai stato così tanto tempo a casa ma sono contento per i miei figli e tutta la famiglia che in questi momenti è l’unica cosa positiva. Vedo che i miei bambini sono contenti e quando li vedo cosí lo sono anche io.

Il calcio italiano vuole ripartire a inizio maggio. Cosa ne pensi?
É una cosa molto delicata. La cosa più importante è la salute della gente, in questo momento lo sport non è in prima fila ma noi amiamo lo sport e quando la situazione si calma e non c’è più pericolo è giusto finire il campionato.

Ami Sarajevo, ma quando non sei a Roma cosa ti manca di Roma?
Per Sarajevo ho un amore infinito e sarà sempre cosí, ma se mi chiedi cosa mi mancherebbe di Roma ti dico casa nostra dove abitiamo. Quando torniamo a Sarajevo per le vacanze nostra figlia Una ci chiede sempre ‘ma quando torniamo a casa’ e noi gli rispondiamo che siamo a casa qui a Sarajevo, ma lei dice ‘no, no casa nostra è a Roma’.

Da qualche mese sei capitano della Roma. Ti sentivi già prima capitano?
La prima volta che sono stato capitano ero a Wolfsburg, poi lo sono da 6 anni della Bosnia. Fare il capitano della Roma dopo e
è sicuramente un grande orgoglio, soprattutto esserlo di questa società meravigliosa. Io anche prima mi sentivo uno dei capitani perché secondo me tutte le squadre hanno più capitani che sono i leader della squadra non solo con la fascia ma anche fuori e dentro il campo.