SO FOOT - L'uomo che ha portato i 3 punti e la Champions League diretta, Diego Perotti, si è concesso ai microfoni del portale web. Queste le sue parole.
"Interesse dell'Atalanta quando ero giovane? Seguivo molto il calcio italiano, soprattutto Lazio e Roma che hanno tifosi simili a quelli argentini. Scelsi Siviglia per via della lingua, per me sarebbe stato più semplice. Se è vero che ho pensato al ritiro? Sì, quando sono andato al Boca nel 2014. Ero stufo di vedere gli altri giocare e io fuori per gli infortuni. La testa mi diceva di smettere. Ho parlato col mio agente e avevamo un contratto da onorare col Siviglia, poi a Genova sono rinato. Gasperini mi ha fatto lavorare al 150%, è come se avesse premuto il tasto 'ripristina' del mio corpo. In Italia ho imparato a sopportare il dolore e a superarlo. Spalletti? Il mister ha avuto una parte importante nel mio successo, parlava tanto con noi ed è riuscito a tirare fuori il meglio dal gruppo. Totti? È stato difficile vederlo in panchina questa stagione. Ho capito subito cosa rappresentava per la società e i tifosi. Una leggenda, un punto di riferimento, è il re di Roma. La stagione?Avevamo i mezzi per vincere l'Europa League, così come la Coppa Italia. La Roma è forte, ma il calcio è deciso dai dettagli. Tornare in Argentina? Per il momento voglio vincere ancora qualcosa in Europa, ma un giorno sicuramente. Col Boca per esempio sono in debito, mi piacerebbe cambiare l'immagine che ho lasciato là".