Prime parole da giocatore della Roma per Federico Fazio. Il neoacquisto della Roma si presenta ufficialmente alla stampa. Il difensore centrale, proveniente dal Tottenham, ha già esordito in maglia giallorossa nell'amichevole contro il Latina di mercoledì scorso, dove ha segnato il gol della vittoria.
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Il dg Mauro Baldissoni introduce la conferenza: "Vi abbiamo fatto un programma di lavoro sotto Ferragosto con un po' di lavoro, così ci venite a trovare - scherza con i giornalisti - Spero che siate contenti come noi. Oggi presentiamo un giocatore che abbiamo preso affinché porti esperienza e qualità alla nostra difesa ed in generale alla nostra squadra. E' un giocatore che vanta più di 230 partite in Europa con Siviglia e Tottenham, vincitore di 2 Europa League e una Coppa del Re"
Questo l'intervento INTEGRALE di Fazio:
In pochi giorni a Trigoria hai subito giocato con la Primavera, tra l'altro con la fascia da capitano, poi gli allenamenti e il gol al debutto. Ti aspettavi questo buon impatto? Il tuo esordio con Vermaelen, avete dimostrato subito un buon feeling
Buongiorno a tutti. I primi giorni mi sono allenato con la Primavera per mantenere il ritmo partita, visto che la squadra era impegnata tournée negli Usa. Al rientro della squadra ho conosciuto i miei nuovi compagni e mi sono allenato con loro. Con il Latina ho giocato i miei primi 90' dopo 3 mesi e mi sono trovato bene, sia a livello fisico che nell'intesa con i miei compagni.
Cosa servirà alla Roma per battere il Porto in una doppia gara cosi delicata?
E' una doppia sfida molto difficile e delicata, saranno 180 minuti da giocare al massimo. Sarà importante iniziare bene la stagione con una partita già decisiva, come può essere un preliminare di Champions. Sarà importante l'agonismo ed essere competitivi. Dobbiamo cercare di centrare questo obiettivo. E' fantastico giocare in Europa, specie in Champions League. Il gruppo lo sa e ne è consapevole. Nella trasferta in Portogallo sarà importante soprattutto non prendere gol ed essere compatti e solidi.
C'è curiosità anche per le tue condizioni fisiche, negli ultimi anni non hai giocato molto. Hai avuto dei problemi particolari o ci sono state altre motivazioni?
Solo negli ultimi 6 mesi al Tottenham non ho avuto la continuità delle esperienze precedenti. Negli anni a Siviglia non mi ero mai sentito così bene. Mi piace lavorare duramente ed allenarmi con intensità, dal punto di vista fisico non ho preoccupazioni.
Domanda a Baldissoni: la situazione di Paredes, può chiarire cosa accadrà vista la preferenza espressa da Spalletti? Succederà ancora qualcosa di scoppiettante sul mercato?
Non saprei definire "scoppiettante", quindi non so rispondere. Paredes è innanzitutto un giocatore che la Roma ha preso ormai 2 anni e mezzo fa, vuol dire che le scelte fatte sono corrette visto che il giocatore è diventato un tema di mercato. Lo abbiamo preso perché pensiamo sia un ottimo giocatore. Non lo pensa solo l'allenatore ma anche la società. E' vero che Paredes piace anche ad altre squadre e possono esserci arrivati segnali di interesse, ma è un giocatore della Roma e riteniamo che resterà un giocatore della Roma. In generale, il mercato è dettato dalle scelte. A seconda delle opportunità che si presentano, in ragione dell'obiettivo di costruire una squadra competitiva e del lavoro quotidiano, quindi dello sviluppo delle valutazioni fatte dall'allenatore stesso e dalla società, si possono prendere delle iniziative in qualsiasi momento, fin quando il mercato aperto. Riguarda tutti i giocatori, non solo la questione Paredes. Però ripeto: è un giocatore che abbiamo valorizzato e che riteniamo essere un grande calciatore. Ha solo 22 anni e può ancora migliorare, non abbiamo alcuna intenzione di venderlo in questo momento. Ha raccolto l'interesse di molte squadre, è vero, ma sapete perfettamente che non è l'unico giocatore che piace a tante squadre in Europa.
Spalletti ti ha già dato qualche indicazione? Preferisci giocare in una difesa a 4 o in una a 3?
In questi primi giorni di allenamento il mister mi ha trasmesso la sua personalità e il suo carisma, come con tutti i compagni, ma non siamo entrati nei dettagli tattici. Personalmente non problemi a giocare in una difesa a 4 o a 3, sono a disposizione. Non siamo ancora entrati nei dettagli, avremo modo di farlo quando riprenderanno gli allenamenti.
In Italia c'è l'egemonia della Juventus, che in 3 anni ha dato 45 punti alla Roma. Credi che il gap con i bianconeri sia irrecuperabile?
La squadra deve lottare e competere su tutti i fronti, in campionato e in coppa. Evidentemente l'appuntamento della prossima settimana è la cosa che conta di più in questo momento, dobbiamo essere concentrati esclusivamente su questo. Da lì ragioneremo partita per partita per competere su tre fronti: campionato, Coppa Italia e, speriamo, Champions League. La parola d'ordine deve essere: competere, competere, competere.
Differenze nella preparazione fisica che hai trovato qui in Italia? I tuoi pregi e i tuoi difetti?
Ogni campionato ha le sue caratteristiche, ma ritengo che, sulla carta, il campionato italiano può adattarsi meglio alle mie caratteristiche. Non sono preoccupato dal punto di vista dell'ambientamento. In merito alla domanda sulla preparazione, sono arrivato solo da pochi giorni. Il mio punto di forza? Sono uno che lotta sempre, sono competitivo e ho una mentalità vincente. Per questo sono venuto qui e spero di poter vincere qualcosa già da quest'anno.
Avresti mai immaginato di poter giocare in Serie A? Che immagine avevi prima della Roma? A che difensore ti ispiri?
Ho giocato nella Liga e in Premier League, giocare in Italia è sempre stato un mio obiettivo e ho avuto modo di realizzare questo sogno e a maggior ragione di farlo in una squadra importante come la Roma. A mio avviso la Roma è la squadra più importante d'Italia, è un onore giocare per una squadra che una tifoseria così appassionata, non vedo l'ora di giocare davanti al nostro pubblico. Uno dei giocatori che mi piaceva di più era Walter Samuel, che seguivo da tifoso ai tempi del Boca e che ho seguito anche quando si è trasferito in Italia. Un altro giocatore che per me è stato un riferimento è stato Gabriel Milito.
Hai avuto modo di parlare con Franco Baldini prima di arrivare a Roma? Che ruolo ha avuto nella trattativa?
Non ho avuto modo di parlare con lui, avevo parlato con lui quando mi trasferii al Tottenham. Questa trattativa ha riguardo solo i due club, la Roma e il Tottenham, nulla di più.
Hai ritrovato Perotti con cui avevi giocato al Siviglia. Ti aveva detto qualcosa prima del tuo trasferimento?
Diego è un caro amico, ero già venuto a trovarlo qui a Roma nel marzo scorso. Lui era appena arrivato e già allora mi parlava in termini entusiastici della Roma, della città, dell'affetto dei tifosi. Mi aveva detto da subito che questo è un grandissimo club. Poter condividere momenti di calcio con lui, avendo già condiviso 7 anni con lui, è davvero bellissimo ed è un onore per me. Tra di noi commentavamo il fatto che non è facile nel calcio moderno avere questa possibilità, di condividere tanti anni insieme ad un compagno, non solo in una sola squadra ma in ben 2. Non posso che essere felice di questo.