Radja Nainggolan torna in Nazionale e parla alla stampa belga del suo ritorno tra i convocati del ct Wilmots. Queste le sue parole:
Radja, come ti senti in questo momento?
"Ricomincio da qualcosa di nuovo. Speravo di poter tornare presto e ora torno per restare. Non ho ancora digerito la mancata convocazione per la Coppa del Mondo".
Come ti sei relazionato con la squadra?
"Guarda, un giocatore deve fare autocritica ma anche fiducioso. Basandomi sulla mia stagione, sentivo che meritavo la convocazione per il Mondiale. Ma penso che si guardino le prestazioni in Nazionale e, se non ci giochi, è difficile arrivarci. Ma ho dovuto accettarlo".
Defour gioca all'Anderlecht, tu nella Roma. Forse è per questo motivo?
"Il club non fa differenza. Quando giocavo a Cagliari ero qui in Nazionale, con la Roma invece no. Non è facile per me stare in questo gruppo perché non ho giocato quasi mai con questi ragazzi. Gli automatismi non ci sono. In quella mezz'ora che giocherò non sarà facile. Ma arriverà la mia occasione".
Nel nuovo sistema di gioco ci sono due centrocampisti centrali e uno difensivo. Potrebbe essere un'occasione per te?
"Quale posizione? Perché a Roma, gioco anche come centrocampista centrale. Comunque, in realtà non mi importa. L'allenatore può anche mettermi".
Hai iniziato bene con il tuo club: un gol e un assist ...
"Se fossi un attaccante sarei lì a rendere conto. Ma sono un centrocampista e da me ci si aspetta un altro lavoro. Ho iniziato bene, faremo i conti alla fine della stagione".
Hai giocato la "Partita della Pace" contro Maradona. È ancora forte?
"Lui ha ancora buoni piedi, ma sulla breve distanza. Se deve correre, lo è meno. Ci siamo fatti alcune risate, perché è un uomo simpatico".
Come il Papa?
"È stata la seconda volta che l'ho incontrato. È stato divertente".
E il tuo stile di capelli? Da dove prendi l'ispirazione?
"A volte hai bisogno di cambiare".
(voetbalkrant.com)