RAI 3 - La puntata odierna dello storico programma "Sfide", è dedicata alle grandi ali della storia del calcio. Da Best, a Garrincha, fino a Bruno Conti, a cui faceva da riserva un certo
E nella schiera dei nuovi "7", c'è spazio per Gervinho, arrivato in estate dall'Arsenal: "Ho giocato in Inghilterra - spiega - dove la gente ama moltissimo il calcio ma a Roma ho scoperto gli italiani ci tengono ancora di più".
Gervinho racconta gli inizi della sua storia calcistica: "Quando arrivai alla mia prima squadra giocavamo scalzi. Per ricevere un paio di scarpini dovevi passare 3 test: uno per anno, dopo il quale potevi ottenere le scarpe e una maglia col tuo nome".
A volerlo fortemente alla Roma, è stato il tecnico Rudi Garcia che ricorda: "A inizio stagione per lui è stato difficile, nessuno credeva fosse un buon acquisto". L'allenatore francese, che lo ha conosciuto al Lille, spiega: "E' un giocatore difficile da interpretare per i difensori: se ti aspetti che va a sinistra, andrà a destra". Anche Walter Sabatini, comunque, ha imparato ad apprezzarlo: "Potrebbe imperversare sulla corsia laterale per tutta la partita e anche oltre". La stima di Garcia nei confronti di Gervinho è ricambiata da parte dell'ivoriano che nel corso dello speciale afferma: "La sola persona che mi ha fatto veramente evolvere sul piano del gioco è stato Garcia".
Si ripercorrono le tappe dei primi mesi romani di Gervinho: dalle critiche alla consacrazione. "Ha fallito delle occasioni, è vero. Ma solo perché va così veloce e arriva da così lontano che quando arriva al tiro è difficile per lui" lo difende Rudi Garcia, riguardo gli errori sotto porta del numero 27 della Roma. Poi, con la Samp, riesce a sbloccarsi su assist di Totti: "E' il suo gol che mi ha reso più felice, perché era il primo", il commento di Garcia.
Contro il Bologna, la consacrazione. Con una doppietta all'Olimpico da "top-player", Gervinho la racconta così: "E' stato un momento molto intenso per me. Ero contento di aver segnato e soprattutto di averlo fatto davanti ai miei tifosi". Anche Sabatini applaude alla capacità dell'attaccante di aver ribaltato i giudizi: "Ha conquistato il pubblico della Roma che fino a quel momento aveva qualche riserva. Da lì è entrato, nell'immaginario collettivo dei tifosi, alla pari degli altri grandi calciatori".
La chiosa è di Rudi Garcia che sentenzia: "Nel calcio, senza Gervinho, quelle occasioni non esistono".