![ranieri-conf-porto-roma](/wp-content/uploads/2025/02/BIG-ranieri-conf-porto-roma.jpg)
Tempo di Europa League. Battuto il Venezia in campionato, la Roma è pronta per affrontare il Porto nei playoff di Europa League: domani, alle 21.00, i giallorossi saranno ospiti della squadra di Anselmi nell'andata del doppio confronto. Intorno alle 19.45 Claudio Ranieri e Mile Svilar sono intervenuti in conferenza dalla sala stampa del do Dragão.
LIVE - La conferenza stampa di Claudio Ranieri e Mile Svilar alla vigilia di Porto-Roma https://t.co/QSKP25LUbU
— AS Roma (@OfficialASRoma) February 12, 2025
L'ufficio stampa: "Il mister di mercato ha già risposto, siamo alla vigilia di una partita importante quindi domande attinenti alla gara".
L'intervento di Ranieri:
Cosa ha chiesto ai ragazzi nella preparazione? I punti di forza del Porto?
"Quello che ho chiesto ai ragazzi resta ai ragazzi. Il Porto ha un ottimo possesso palla, grande qualità tecnica, pressa molto e vuole riconquistare palla velocemente. Ha giocatori molto interessanti, quindi dovremo fare una grande partita".
Sono partite da gestire anche nei 180 minuti, cosa sarà la cosa più importante domani per gestire anche il ritorno?
"Essere super concentrati, mi aspetto un Porto arrembante sorretto dai tifosi. Sappiamo come gioca, anche se sanno cambiare tipo di gioco. Dobbiamo giocare come sappiamo, con intensità e grande naturalezza. Sì, ok i 180 minuti ma voglio una Roma che giochi sia fuori sia in casa allo stesso modo. Ci stiamo lavorando, ancora non siamo validi per come voglio io il calcio. I ragazzi stanno lavorando molto per darmi le soddisfazioni che i tifosi vogliono e chiedono".
A che punto è il reset di Pellegrini? Lo considera ancora titolare?
"Sempre. Tutti i miei giocatori sono titolari, soprattutto ora che giochiamo ogni 3-4 giorni. È un giocatore importante e lo stimo molto. Le panchine sono per farlo riposare? Vanno lette nel senso che preferisco altri giocatori in determinati momenti della gara, so quello che mi può dare e quando capisco che me lo può dare al 100% gioca".
La Roma fuori dall'Italia non vince da settembre 2023, si è fatto un'idea del perché non ha la capacità o personalità di vincere?
"Forse troviamo squadre più forti di noi?"
Como e AZ...
"Guardate quello che fa il Como e quanto bisogna faticare per battere il Como. Tutti aspettano il Como qui e dicono che saranno tre punti. Vedrete che bambola, vedrete che ci sarà da sudare col Como".
In casa il rendimento è eccellente.
"Evidentemente in casa gli altri hanno paura di noi e stanno là".
Un risultato col Porto, in questo stadio, può dare una svolta nel cammino lontano dall'Olimpico?
"Sono curioso di vedere. Il Porto si trova in una situazione come la nostra, loro hanno preso la strada di un rinnovamento totale. È una squadra giovanissima, con giocatori bravi tecnicamente che aggrediscono e ripartono. Siamo due squadre un po' al di sotto di quelle che sono Roma e Porto. A chi passa il turno darà autostima, convinzione e voglia di andare il più avanti possibile".
Ho la sensazione che la squadra non si senta troppo a suo agio con la difesa a 4, pensando a certi gol presi. È così e quindi insiste con la difesa a 3 perché i ragazzi sono a proprio agio o è una sua scelta e non sente il parere dei giocatori?
"No, ascolto il parere dei miei giocatori. Si prende gol perché magari non si pressa bene davanti o a centrocampo, sono sempre gol di infilata. Quando siamo concentrati a non far ripartire gli avversari non prendiamo quel tipo di gol, a prescindere dalla difesa a 3 o a 4. Perdere 1-0 o 2-0 non cambia molto in campionato, domani potrà cambiare. Se stai perdendo in campionato provi a rimontare e a fare tutto. Il Porto contro lo Sporting ha pareggiato al 93' e ha messo la squadra avversaria dentro l'area negli ultimi 10 minuti e fin quando non ha segnato non ha dato occasione agli avversari di fare nulla. C'è stato un contropiede dello Sporting che non è andato a buon fine e alla fine hanno pareggiato. Ci aspettiamo una partita aggressiva davanti al loro pubblico. Noi faremo la nostra partita cercando di creare i problemi che sappiamo creare ai nostri avversari".
Cosa pensa di Martin Anselmi? Conceição è un buon acquisto per la Serie A?
"Di Sergio penso bene: ha fatto benissimo in Portogallo e quando l'ho incontrato col Milan gli ho detto che ha rimesso a posto la squadra, deve ancora lavorare per far sì che sia la squadra ma si vede la sua mano. L'altro ha 38 anni e guida il Porto, posso solo dire meraviglie, gli auguro un futuro pieno di soddisfazioni e di vittoria, magari non in questa sfida".
I punti di forza del Porto?
"È un'ottima squadra, si vede che sono giovani. Credo sia la prima più giovane del campionato portoghese e la seconda in Europa. Ci sono giovani di grande valore, i giocatori sanno muovere la palla a uno-due tocchi, sarà difficile pressarli. Dobbiamo essere attenti perché sanno sia partire in contropiede sia creare problemi alla squadra avversaria con un calcio organizzato. Mi aspetto una bellissima partita domani".
Anselmi ha detto che si ricorda di lei al Valencia.
"Mi fa piacere che mi guardava quando aveva 12 anni e allenavo il Valencia, magari si ricorda alcuni giocatori come Lopez. Magari era piccolo quando avevo Batistuta alla Fiorentina, un altro argentino. È un ragazzo in gamba, se ha 38 anni e guida una squadra blasonata come il Porto gli devo fare i complimenti per forza".
L'intervento di Svilar:
A distanza dall'esordio in Champions col Benfica di 7 anni fa, quanto ti senti leader di questa squadra?
"È cambiato tanto in 7 anni, io sono cambiato ed è cambiato tanto anche nella mia vita privata. Mi sento bene, penso solo al calcio e a vincere le partite. Sono grato alla Roma per avermi dato l'opportunità di farmi vedere nel calcio. Mi sento bene al momento".
Avete iniziato a parlare del rinnovo?
"Sì, ne abbiamo iniziato a parlare la settimana scorsa ma non ci penso troppo. Penso solo al campo e per me il calcio è la cosa più importante".
Dopo la partita col Como eri molto arrabbiato, c'è stato un momento in quella brutta fase in cui hai pensato di andar via dalla Roma?
"No (ride, ndr). Vivo molto la partita e a volte succede che un giocatore sbrocca e si arrabbia perché si perde. Pure in allenamento succede a volte. Quindi, assolutamente no".
Interviene Ranieri: "E allora io non dovevo venire? È giusto che uno si incazzi e dica quello che deve dire. È tutto pro per la squadra, quando uno si arrabbia, fa e dice e sbatte la bottiglia. Poi bisogna vedere il modo e tutto. Magari si arrabbiassero di più, sarei molto contento".
Che stadio ti aspetti? È come l'Olimpico che dà una mano alla squadra?
"Come l'Olimpico è difficile, ma è un ambiente caldo ed è bello. Non è come l'Olimpico. Non vedo l'ora di scendere in campo".
Dal tuo punto di vista cambia qualcosa tra la difesa a 3 e a 4? Gollini come si sta inserendo?
"No. Come stava dicendo il mister, quando siamo concentrati è difficile farci gol sia a 3 sia a 4. Gollini si sta inserendo bene, è un ragazzo con l'energia giusta, lavora bene e ci serve questo nel nostro piccolo gruppo di portieri. Si è sentito subito a casa e questo fa bene".