Conference League, Pardew (dt CSKA Sofia): "Una sorpresa ritrovare di nuovo la Roma. Mourinho un grande manager"

14/09/2021 alle 16:55.
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TELERADIOSTEREO - Alan Pardew, direttore tecnico del CSKA Sofia prossimo avversario della Roma in Conference League giovedì sera tra le mura dell'Olimpico, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni dell'emittente radiofonica in cui ha analizzato la condizione della propria squadra, la figura di Mourinho e le difficoltà della gara di giovedì. Queste le sue parole.

Direttore, a distanza di un anno sarà ancora Roma-CSKA: siete più forti rispetto alla scorsa stagione?
E' stata una sorpresa ritrovare nuovamente la Roma nel nostro girone. Rispetto a dicembre, siamo più forti, abbiamo un allenatore più qualificato e più bravo: sicuramente la gara contro i giallorossi sarà molto preziosa per noi, perché ci potrà far capire a che punta siamo nella nostra crescita di squadra. Spero che Mourinho ci spinga a giocare una bellissima partita.

Potrebbe essere un vantaggio o uno svantaggio aprire e chiudere con la Roma?
La prima partita è sempre la più importante, perché l'inizio ci può dare fiducia e coraggio. Il nostro obiettivo è quello di provare a passare al prossimo turno, quindi credo rappresenterà un vantaggio ricevere la Roma a Sofia nell'ultima gara, considerato che i giallorossi potrebbero essere già qualificati.

Si aspettava dell'avvento di Mourinho alla Roma?
Non è stata una sorpresa per me, perché voleva tornare in Italia. Ho visto le partite della Roma, ha dei tifosi speciali. I giallorossi ora hanno un grande manager, una proprietà solida e ricca, sono convinto che le grandi squadre come il PSG, il , United si accorgeranno molto presto della crescita del club italiano.

L'ultima: in Conference è la Roma la squadra più forte della competizione o il Tottenham?
In questo momento sono le formazioni migliori, ma, se succede quello che accade ogni volta in Europa League, potrebbero non essere loro a vincere il trofeo. Forse gli Spurs, con l'arrivo di Espirito Santo, sono più forti e più completi, ma Mourinho dà molte più possibilità agli italiani.

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