Roma-Barcellona: i tifosi mettono da parte il tifo contro, tutta l'Italia applaude i giallorossi

11/04/2018 alle 20:06.
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"Orgogliosi di voi". L'impresa fantastica di eliminare la squadra stellare del miglior giocatore del mondo ha un lusinghiero e imprevisto effetto collaterale. Per una magica notte la Roma sveste il giallorosso e assume, agli occhi dell'ammirata platea italiana, una maglia tricolore. Sara' il modo, la forma e la sostanza della prova di e compagni, sara' la spregiudicata lucidita' di di improvvisare un nuovo modulo, fatto sta che elogi sinceri (perche' non dovuti) arrivano in forma sostanzialmente compatta non solo dai club, ma anche dai tifosi di squadre antagoniste: juventini, interisti, rossoneri, napoletani sui social si complimentano scoprendo, nello svolgersi della partita di ieri, di ritrovarsi a sostenere la Roma fino alla gioia esplosa per il terzo gol di e al fischio finale dell'incerto arbitro Turpin.

Ai prevedibili hurrah dei video dei tifosi storici Venditti e Verdone, al 'daje Roma' del sostenitore giallorosso di lungo corso Frans Timmermans, vice presidente della commissione europea, si sono aggiunti i complimenti delle piu' irriducibili rivali di campionato, perfino di molti tifosi della Lazio, che rimandano comunque il regolamento dei conti della superiorita' cittadina al derby di domenica prossima. E' come se per elaborare il lutto della mancata presenza della nazionale ai mondiali della prossima estate, per la prima volta dopo 60 anni, si sentisse la necessita' di ribadire la bonta' della scuola italiana mostrando orgoglio per la spettacolare rimonta dei giallorossi contro una delle due squadre simbolo di quel calcio spagnolo che ha contribuito, prima dello spareggio con la Svezia, a cancellare l'azzurro dal torneo iridato.

Nel vuoto dell'Italia mondiale, nell'incertezza di un paese che non riesce a darsi un governo, e' come se si ricompattasse il senso dell'orgoglio nazionale con un'impresa sportiva forse irripetibile. Quasi come accadeva in passato per le cavalcate stellari dell' di Herrera, del Milan degli olandesi. O per i tanti successi individuali, tipo Pellegrini, Rossi, Nibali, Kostner e Goggia. La Roma non ha alzato alcun trofeo, si e' guadagnata contro ogni pronostico la possibilita' di accedere all'epilogo del torneo piu' prestigioso, nella speranza di fare da esempio e da traino alle speranze di e Lazio. E intanto, oltre al cospicuo introito economico per il club, ad avvantaggiarsi dell'impresa e' il calcio italiano sia da un punto di vista simbolico sia da quello pratico, per il miglioramento del ranking Uefa. Suona strano il 'Forza Roma' sentito all'unisono, ma forse puo' indicare che c'e' una speranza che il tifare contro, nel calcio, nella societa' e nella vita di tutti i giorni, non sia una piaga irreversibile.

(ansa)