Sicuramente sarà un pò arrugginito perchè dall'8 dicembre scorso non gioca una partita ufficiale. Forse anche un pò emozionato visto che per la prima volta nella propria storia parteciperà agli ottavi di finale di Champions League. Eppure, lo Shakhtar Donetsk rappresenta per la Roma un avversario da prendere decisamente con le molle.
E Srna parla con cognizione di causa visto che nella nuovissima Donbass Arena, inaugurata nel 2009 e pronta ad ospitare le gare di Euro2012, i ragazzi di Lucescu sembrano avere una marcia in più: dall'inizio della stagione hanno vinto tutte e 16 le partite disputate in casa tra campionato e coppe, segnando 42 gol e subendone appena 4. «Ma la Roma sarà avvantaggiata perchè in Italia non c'è la pausa invernale - ha voluto ricordare Srna -. Per noi invece quella di mercoledì sarà la prima partita ufficiale dopo due mesi». In campionato lo Shakhtar attende da capolista (dopo 19 giornate ha 12 punti di vantaggio sulla Dynamo Kiev, ndr) la fine della pausa iniziata addirittura a fine novembre. Per questo ha deciso di sfruttare i mesi di sosta forzata con un prolungato ritiro a Dubai e successivamente con delle amichevoli in Spagna. Un programma deciso e finanziato dall'ambizioso presidente Rinat Akhmetov, 148/o uomo più ricco al mondo secondo 'Forbes'. «Credo che a Roma ci attende una partita molto difficile. E siamo tutti un pò preoccupati perchè non sappiamo quale sia la reale forma della squadra - ha ammesso il patron ucraino -. Ma sono certo che faremo vedere di cosa siamo capaci, dimostreremo tutte le nostre qualità. Il nostro obiettivo è centrare i quarti di finale, entrare tra le migliori otto d'Europa. Se dovessimo uscire con la Roma, che è comunque un avversario molto forte, sarebbe un fallimento».
Il compito di evitare un dispiacere del genere al presidente toccherà a Lucescu, che però non potrà contare sul difensore centrale Kucher, ai box a causa di un infortunio al ginocchio. Praticamente al completo invece la truppa di brasiliani ormai trapiantati a Donetsk: eccetto Fernandinho, ci saranno infatti i centrocampisti Willian, Jadson (che ha giocato mercoledì scorso nel Brasile contro la Francia), Alex Teixeira e Douglas Costa (giovane talento cresciuto nel Gremio e strappato a suon di milioni di euro alla concorrenza del Manchester United, n.d.r.), e gli attaccanti Luiz Adriano ed Eduardo, che ha passaporto croato e prima di approdare in Ucraina giocava nell'Arsenal. Proprio la colonia verde-oro, così folta perchè in Ucraina non ci sono limiti al tesseramento degli stranieri, rappresenta uno dei punti di forza dello Shakhtar. «Abbiamo deciso di creare un nucleo di giocatori di grande talento - ha spiegato Lucescu, dal 2004 sulla panchina dello Shakhtar -. In Ucraina il calcio è molto più aggressivo, fisico e veloce, ma avendo giocatori molto tecnici ho potuto costruire facilmente il resto della squadra. Penso che al momento siamo la squadra più brasiliana in Europa e probabilmente anche la più giovane che si è qualificata in Champions League».
(ansa)