Juve, crollo europeo: perde 4-1 e viene eliminata dal Fulham

18/03/2010 alle 22:42.

Quattro gol al passivo, due legni che hanno contenuto le proporzioni della sconfitta, due espulsioni: a Londra, contro il piccolo ma coraggioso Fulham, la Juventus non solo esce dall'Europa League ma subisce una lezione di calcio e stile. E non possono bastare, a parziale giustificazione dei bianconeri di Alberto Zaccheroni, alcune decisioni discutibili del direttore di gioco perchè gli inglesi sono stati superiori in tutto: nell'approccio mentale, nella condotta della partita, nel possesso palla e nel numero di occasioni create.

Una qualificazione, quella degli uomini di Roy Hodgson, pienamente meritata, storica e stoica se si considera l'iniziale vantaggio bianconero. Se Fabio Capello, presente sulle tribune del Craven Cottage, aveva mai pensato di lasciare la nazionale inglese per tornare a Torino, dopo questa gara sicuramente ci penserà due volte. Perchè la notte di Europa League, specchio impietoso di una stagione desolante, ha dimostrato che l'alba bianconera è ancora lontana. Che sarebbe stata una serata dalle forti emozioni, vibrante non meno che imprevedibile, lo si capisce dai primi minuti di gioco. Durante i quali la prima si illude di aver ipotecato la qualificazione, quindi subisce brutalmente il ritorno del Fulham.

È David Trezeguet, preferito a Vincenzo Iaquinta, a sbloccare il risultato. Alla prima offensiva, i bianconeri passano in vantaggio. Dalla destra Hasan Salihamidzic, Trezeguet cerca la rovesciata, non controlla Diego ma il centravanti francese è rapido ad insaccare. I quattromila tifosi della non fanno a tempo a festeggiare che i Cottagers pareggiano. Discesa dalla sinistra di Paul Konchesky, Fabio Cannavaro perde il duello fisico con Bobby Zamora che solo davanti ad Antonio Chimenti non sbaglia. Il Fulham vive di fiammate improvvise, slanci di generosità, la cerca sempre il fraseggio, anche al limite della leziosità. Prima della mezz'ora, la svolta della partita: per fallo da ultimo uomo sull'incontenibile Zamora viene espulso Cannavaro. Un rosso diretto probabilmente troppo severo. in dieci, entra Zdenek Grygera per Antonio Candreva.

Zac si copre ma deve ringraziare Chimenti, bravo sulla successiva punizione di Zamora: deviazione volante in angolo. La fatica ad arginare l'irruenza agonistica degli inglesi che in 60« colpiscono due volte i legni. Sia con una punizione di Simon Davies sia con un colpo di testa di Dickson Etuhu. È il preludio all'inevitabile, il sorpasso del Fulham. Che puntuale si materializza un minuto più tardi con una sempre più confusa e smarrita. Azione tutta di prima sempre sulla corsia di sinistra: Konchesky innesca Zamora, apertura per Davies, sul suo cross basso Zoltan Gera può insaccare indisturbato.

Se il primo tempo finsce male, la ripresa inizia anche peggio. Perchè il Fulham trova il tris. Su calcio di rigore concesso dall'olandese Bjorn Kuipers per fallo di mano di Diego (cross di Damien Duff). Dagli 11 metri Gera spiazza Chimenti. Annullato lo svantaggio di Torino, il Fulham rifiata e la si rivede dalle parti di Mark Schwarzer con un diagonale di Trezeguet. Roy Hodgson vuole vincere prima dei supplementari e inserisce un attaccante, Clint Dempsey, per un terzino Stephen Kelly. E proprio il centravanti statunitense sfiora subito il gol-qualificazione di testa: Chimenti c'è. E c'è anche subito dopo sul tentativo dal limite di Gera. Ma nulla può quando Dempsey si inventa un pallonetto pazzesco che dal vertice dell'area va ad insaccarsi proprio nel sette. Un'esecuzione perfetta che segna il tracollo juventino. Nel finale poi, a coronamento di una serata da cancellare, c'è l'espulsione di Zebina per doppia ammonizione. E la chiude mestamente in nove.