POSSIBILITA’ - Non è detto pe­rò. Parecchie squadre già aspettano il loro destino nel­l’urna, come la Roma. E sic­come la Roma è testa di serie con il terzo coefficiente asso­luto del torneo (dopo Werder Brema e Villarreal), di sicuro eviterà impegni pericolosi: niente Psv Eindhoven, Am­burgo, Fenerbahce, Bruges, Athletic Bilbao o Fulham, quindi. Sono invece possibili incroci con lo Young Boys ( Svizzera), Valerenga o Fre­drikstad (Norvegia), Vojvodi­na Novi Sad ( Serbia), Apop Kinyras Peyias (Cipro), Kosi­ce ( Slovacchia), Ib Lubiana (Slovenia), Honved Budapest ( Ungheria), tutte gite abba­stanza comode. Più complica­to sarebbe un viaggio a Spala­to contro l’Hajduk: la Roma ha già testato l’ambiente ai tempi di Capello, sempre in Coppa Uefa. I tifosi croati non sono teneri. Suggestivo, infine, sarebbe un accoppia­mento con il Goteborg: con­tro gli svedesi, la Roma ha vissuto la sua prima volta in Coppa Campioni, nella sta­gione 1983/ 84. All’Olimpico finì 3-0: quella partita è ricor­data come una delle più belle di sempre nella storia roma­nista. Ma ripetiamo, è un po’ presto per fare proiezioni perché le squadre coinvolte nel terzo turno preliminare sono 70: quindi la Roma ha 35 potenziali nemiche, gran par­te delle quali arriverà dal se­condo turno.

LOGISTICA - Il sorteggio sarà comunque importante per la pianificazione del lavoro. In­formazioni non secondarie: Spalletti saprà le date esatte (andata giovedì 30 luglio, ri­torno giovedì 6 agosto, ma so­no possibili anticipi al marte­dì) e l’ordine delle partite (se l’andata sarà in casa o in tra­sferta).

QUARTO TURNO - Dovesse qualificarsi al quarto turno, poi, la Roma tornerebbe in campo il 20 agosto ( ritorno 27). Qui debutteranno anche le altre italiane, con la Lazio testa di serie e il Genoa outsi­der. Esclusi i derby naziona­li, le difficoltà aumentano. Le 48 squadre rimaste in pista ( 38 provenienti dai prelimi­nari, 10 retrocesse dal quarto turno di Champions League) parteciperanno alla fase a gi­roni, che comincia il 15 set­tembre.