
GASPORT - Nel match d'andata l'ingresso in campo di PIzarro aveva dato una svolta positiva alla partita. In quello di ritorno il cileno avrebbe dovuto garantire al centrocampo dei giallorossi la sostanza che verrà a mancare per l'assenza dello squalificato De Rossi. Sabato, poi, con il risentimento al retto femorale della coscia destra occorsogli contro l'Udinese sembrava ormai sicuro di dover saltare l'incontro. Ma la risonanza effettuata ieri a Villa Stuart, che ha escluso lesioni, ha riportato la speranza in casa giallorossa: «Cinquanta per cento», dicono....
Partiamo proprio dall'andata. Ci era rimasto male per essere finito in panchina? «Non è stata una sorpresa. Già in passato Spalletti aveva fatto delle scelte precise, in Champions. Io faccio parte di una rosa competitiva e so stare al mio posto. A maggior ragione in una piazza particolare come Roma: per vivere bene, qui devi comportarti bene».
Quante possibilità ha la Roma di passare il turno? «Direi 45%. Abbiamo giocato il primo tempo di questa sfida, e l'Arsenal lo ha chiuso in vantaggio. Se pensiamo e agiamo come a Londra sarà dura. Adesso noi saremo costretti ad attaccare e, facendolo, lasceremo degli spazi dietro, e questo, per le caratteristiche che hanno, potrebbe esserci fatale. Ma noi dovremo essere più bravi di loro».
Quale avversario teme di più? «Non uno in particolare, ma un intero reparto: il centrocampo. Loro sono rapidi e fanno girare benissimo e velocemente la palla. Questo è anche il nostro gioco: vedremo se sapremo farlo meglio».
Arsenal senza Fabregas e voi senza De Rossi: quale assenza pesa di più? «Sono importanti entrambe allo stesso modo. Rispetto a loro, in generale, noi abbiamo il vantaggio di giocare in casa».
In campionato l'Inter è accusata di godere di favori arbitrali: la pensa così anche lei? «Tutti dovremmo darci una calmata nel commentare le decisioni arbitrali, sia quelle favorevoli che quelle sfavorevoli».