Guigou, l'ultimo eroe inglese

23/02/2009 alle 10:47.

IL ROMANISTA - Sette anni giusto ieri, un solo superstite, Vincenzo Montella, visto che il Capitano non c'era: i convocati per Arsenal-Roma sono caduti nel giorno di una doppia ricorrenza, quella dell'ultima vittoria della Roma in Terra d'Albione, di una delle più grandi ingiustizie della pur lunga lista di quelle subite nella sua storia dalla squadra giallorossa, il rigore che Garcia Aranda trasformò in calcio d'angolo solo perché Batistuta si avvio verso la bandierina invece che verso il dischetto. O il centro del campo, caso nel quale, secondo la sua logica, avrebbe potuto concedere il gol. Protagonista di giornata, Gianni Bismark Guigou, al apprezzato centrocampista di serie B, con la maglia numero 10 del Treviso, una squadra povera di nomi importanti, un paio di vecchi marpioni come Dal Canto e Guardalben, e qualche giovane di talento, come Foti e Zigoni junior.


Sei minuti dopo il vantaggio, su Anfield Road calò nuovamente il silenzio, quando Babbel deviò con le braccia un pallone rimesso in area da Candela, Aranda - che due anni prima aveva diretto gara inaugurale e semifinale del Mondiale di Francia, la seconda mostrando il
al capitano dei padroni di casa, Laurent Blanc - indicò il dischetto e dopo pochi secondi cambiò idea, optando per un ben più innocuo corner. La Roma perse l'occasione di recuperare lo 0-2 dell'andata, Guigou di legare il suo nome a un'impresa che sarebbe rimasta nella storia della società giallorossa. Due anni dopo, se ne andò in punta di piedi, in prestito al Siena, insieme a Cufrè: l'argentino tornò per rimanere, l'uruguagio per andarsene alla , ceduto per 516 euro, tanto per risparmiare l'ingaggio. Che ora gli paga il Treviso, nella speranza di recuperare un punto o due a Modena e Avellino per lasciare l'ultimo posto della classifica di serie B.