Lo scorso anno, guidata da Ioan Andone, la squadra della Transilvania ha saputo centrare il primo successo della sua centenaria storia nel campionato rumeno, aggiudicandosi anche la coppa nazionale. Quest'anno il tecnico campione in carica ha pagato la partenza col freno a mano ed è stato sostituito dall'italiano Maurizio Trombetta alla guida tecnica del club. Vediamo come giocano i rumeni che stasera affrontano la Roma in Champions League. Lo scorso anno, guidata da Ioan Andone, la squadra della Transilvania ha saputo centrare il primo successo della sua centenaria storia nel campionato rumeno, aggiudicandosi anche la coppa nazionale. Quest'anno il tecnico campione in carica ha pagato la partenza col freno a mano
In Romania, Trombetta è partito col piede giusto, inanellando 3 vittorie e due pareggi, ma lentamente la spinta iniziale si è esaurita e i campioni in carica sono staccati di ben otto lunghezze dall'Unirea Urziceni dopo sedici turni, tanto che il destino del tecnico udinese appare già segnato soprattutto in caso di sconfitta (e conseguente eliminazione matematica dalla Champions League) contro la Roma.
Nella massima competizione continentale il cammino del Cluj è stato comunque sorprendente: giunti sul palcoscenico della Champions come cenerentole della quarta fascia, i rumeni hanno saputo imporsi 2-1 all'esordio sul campo della Roma bloccando sullo 0-0 i vicecampioni in carica del Chelsea due settimane dopo e solo le due sconfitte di misura contro il Bordeaux hanno compromesso il passaggio al turno successivo ma non la possibilità di centrare il traguardo Uefa.
Trombetta fino ad ora ha schierato la squadra con un 4-4-2 che, almeno in coppa, non ha conosciuto il turn over ma stasera esigenze di classifica e assenze dovrebbero costringere il tecnico italiano a schierare una formazione più offensiva. Tra i pali Eduard Stăncioiu, uno dei pochi rumeni in una rosa composta prevalentemente da sudamericani e portoghesi, portiere di esperienza che si è tolto lo sfizio di esordire in nazionale nell'amichevole contro il Montenegro di Vucinic disputata a maggio. Di fronte a lui la difesa titolare è composta da Tony, Muresan, Cadù e De Sousa ma l'assenza forzata dei primi due dovrebbe promuovere in campo Panin e il giovane uruguayano Pereira, entrambi al debutto da titolari in Champions League. Sulla linea dei centrocampisti è in forte dubbio l'argentino Culio che nella gara d'andata seminò il panico sulla sinistra realizzando la doppietta decisiva dopo l'iniziale vantaggio giallorosso. Se non dovesse recuperare potrebbe esserci spazio per Peralta, l'ex meteora interista che in Transilvania sta trovando una seconda giovinezza. Completeranno il centrocampo a tre il trentaduenne Trica e il centrocampista lusitano Dani, più adatto a costruire gioco che non a distruggere quello degli avversari. In avanti un tridente atipico composto dal giovane prodotto del vivaio, Deac, dal rapido attaccante argentino Dubarbier e dalla punta del Burkina Faso, Yssouf Konè, uno dei giocatori con più esperienza a livello di coppe europee della rosa del Cluj avendo già giocato per due stagioni con i norvegesi del Rosenborg segnando 10 reti nella passata edizione della Champions League, compresi i turni preliminari. Per la Roma, che torna in Romania a 24 anni di distanza dal pareggio senza reti contro lo Steaua in Coppa delle Coppe, la vittoria chiuderebbe quasi matematicamente i conti qualificazione mentre per il Cluj, staccato di due lunghezze dal terzo posto, la sconfitta significherebbe eliminazione certa anche dalla Coppa Uefa, a meno di un improbabile successo a Londra contro il Chelsea nell'ultimo turno che consentirebbe ai rumeni di sperare ancora nell'aggancio alla terza piazza del girone.