
Agenti che setacciano l'area dello stadio, torri-faro che illuminano i punti più bui e un possibile aumento dei poliziotti in borghese per far fronte alle eventuali criticità di un 'match a rischiò, per il quale è previsto l'afflusso di 50mila persone. Il tutto sotto gli occhi degli osservatori di 13 Paesi europei, che analizzeranno la macchina organizzativa per la gestione della sicurezza dell'evento. È per questo che lo stadio Olimpico di Roma sarà il 'sorvegliato specialè in vista del derby di domani Roma-Lazio, che si svolgerà alle 20.45.
Misure di sicurezza e massima attenzione fuori ma anche dentro lo stadio. La tribuna Tevere, storicamente teatro di incidenti e disordini, soprattutto durante i derby, sarà popolata domani esclusivamente da cinquemila giovani allievi delle scuole calcio affiliate alle due società e 1.300 tifosi 'over 60'. Per loro saranno messi a disposizione anche dei bus navetta dell'Atac, con i quali sarà possibile raggiungere gratuitamente lo stadio. Ma la macchina organizzativa che scatterà domani rappresenterà anche un modello di sicurezza sottoposto all'attenzione di 13 diversi Paesi europei. Al match assisterà infatti anche una delegazione di 22 poliziotti provenienti da Belgio, Austria, Francia, Polonia, Svezia, Olanda, Svizzera e altre nazioni comunitarie, che parteciperanno in qualità di osservatori delle misure adottate per la gestione della sicurezza in occasione dell'evento. E nonostante le misure messe in campo, per il sindacato della polizia, la Consap, il derby in notturna era «un rischio da evitare». Ma alla base della decisione di mantenere l'orario serale per il derby, fortemente voluta dalla Questura, ci sono le difficoltà per gli spettatori legate al turno infrasettimanale ed alla concomitanza della gara con un giorno lavorativo. Una decisione che non trova comunque d'accordo il sindacato più rappresentativo della polizia di stato. «I poliziotti in ordine pubblico - spiega la Consap - sono ormai sotto la lente d'ingrandimento di un centro d'osservazione trasversale che parte dai gruppi delle tifoserie tese nell'evidenziare l'inefficacia delle restrizioni imposte per legge, questo contribuisce a rendere rischioso il teatro operativo delle Forze dell'Ordine anche a fronte del forte afflusso di spettatori, stimato in circa 50 mila persone».
(ansa)