Coppa Italia, Mazzone: "Adesso non mettiamo in croce Totti"

06/05/2010 alle 16:12.

CALCIOMERCATO.IT - Quando si commette un errore i giudici e gli opinionisti sorgono fuori come funghi, pronti a sindacare su ogni comportamento. Forse perché più semplice confrontarsi con un colpevole che con un eroe. Fatto sta che della partita di ieri sera all'Olimpico, oltre alla Coppa all'Inter, alla Storia passerà anche quel calcione di Tottirifilato a Balotelli.

PARTITA - "E' stata una partita molto fisica. L'Inter in questo troppo forte, i giocatori sono duri, cattivi, determinati. Mettendo la gara su queste caratteristiche era ovvio che la Roma perdesse Se pesi '20 kili' non puoi andare contro ad un armadio come Materazzi, perdi di sicuro!

TOTTI vs BALOTELLI -"Non mettiamolo in croce adesso. Bisogna anche dire che Balotelli è davvero un provocatore. Ci siamo già dimenticati che ha litigato con tutti? Con i tifosi, l'allenatore e con i compagni di squadra? E' un tipo che offende, insulta. Balotelli deve aver offeso pesantemente . era entrato in campo nervoso, ma era normale, poi, evidentemente, l'interista gli ha detto qualcosa di eccessivo e lui non c'ha visto più: gli è corso dietro e gli ha rifilato un calcione". "Perché così nervoso? Probabilmente Francesco voleva giocare dall'inizio e non ha gradito la panchina, anche perché a Parma aveva giocato bene, era stato determinante e probabilmente non se lo aspettava, ma queste sono scelte tecniche e noi non ne conosciamo i motivi. Vorrei sapere però che cosa Balotelli ha detto , cosa è successo".

ANCHE IO...- Ora però è il tempo dei processi: tutti hanno avuto da ridire sul gesto di . "Ci sono troppi giudici nel mondo perché troppa gente vuole essere protagonista. Guardate me: io ho avuto moralmente una carriera luminosa, mai indagato, mai niente, poi quella partita Brescia-Atalanta. I tifosi hanno insultato mia madre, 'figlio di pu...' mi urlavano e io che ho perso giovanissimo la mia mamma, ma quelli che giudicano questo non lo sanno, ma si permettono comunque di dire tutto, non c'ho visto più e sono partito in quarta contro quei 'signori tifosi'. Ecco, per quel mio gesto mi sono piovuti addosso giudizi negativi che mi hanno fatto saltare la panchina della Nazionale. Ci sono cose più importanti del calcio, dei valori intoccabili".

FRANCESCO - "Al di là del gesto che ha fatto,  rimane , ossia un persona meravigliosa e generosa che durante una partita ha perso la testa per delle provocazioni. Provocazioni, ripeto da non sottovalutare. Francesco è un ragazzo dalla grande umanità, che fa benificenza, ma questo i 'giudici' non lo dicono, questo non viene considerato, solo quando uno fa un errore, quando 'je parte la brocca', come diciamo noi romani, tutti hanno qualcosa da dire, tutti accusano dimenticandosi il passato e non indagando sui motivi del gesto. Scusarsi? Sicuramente farebbe bene, perché rivaluterebbe la sua immagine, aumenterebbe il suo prestigio. Nazionale a rischio? Non so questo, ma scuse o non scuse, nazionale o meno, Francesco rimane un campione e un bravo ragazzo e questo dovrebbero ricordarselo tutti, sempre".