Alla vigilia della sfida all'Olimpico in scena domani sera contro la Roma e valida per la nona giornata di campionato, il tecnico del Lecce Marco Baroni è intervenuto in conferenza stampa. "Contro la Roma è una partita meravigliosa che tutti vorrebbero giocare su un palcoscenico straordinario. Ho letto che ci sarà un seguito incredibile dei nostri tifosi. Ci sono tutte le motivazioni possibili per fare bene - ha dichiarato -. C'è ovviamente la difficoltà di giocare contro una squadra fortissima, che ha struttura e qualità, una squadra forse anche un po' ferita. Dobbiamo assolutamente fare una bella figura, possiamo mettere in difficoltà la Roma solo con coraggio e determinazione. Non si può sbagliare nulla, non serve un atteggiamento rinunciatario, ci vuole la voglia di misurarsi contro i grandi campioni".
"Umtiti sta bene, in difesa ho più titolari in questo momento. Farò delle scelte. Per il tipo di partita e per la voglia che ha potrebbe essere l'appuntamento giusto per lui - ha aggiunto -. Nelle ultime partite abbiamo sempre giocato contro squadre che adottavano il 3-4-1-2 e Hjulmand era sempre marcato, sugli esterni la Cremonese ha fatto marcature molto attente e veementi. Era una squadra che rompeva molto il gioco. Sento tanti miei colleghi di squadre importanti che parlano di mancanza di qualità, io rimango dell'avviso che il problema sia stato un po' questo. I pochi tiri in porta sono conseguenza del fatto che abbiamo sbagliato spesso l'ultimo passaggio. Le occasioni della Cremonese sono nate da palle perse da parte nostra con errori tecnici. Ai ragazzi ho detto che è una situazione di crescita. Quando incappi in una giornata dove alcune giocate non sono dalla tua parte, devi cambiare volto e fare un altro tipo di partita, calciando di più e andando maggiormente sulla seconda palla".
"Il reparto è fatto da giovani che devono crescere, stanno facendo secondo me bene - ha detto parlando del centrocampo -. Vorrei spendere una parola per Colombo: sicuramente non è stata la sua partita migliore, non è stato messo nelle condizioni per far bene. Banda? Abbiamo tanti esordienti, ragazzi giovani che devono crescere. Banda ha stupito tutti per la sua capacità di attaccare la porta, ma come tutti deve migliorare nella finalizzazione dell'azione e nella scelta negli ultimi metri. Dai miei colleghi sento che bisogna dare fiducia a ragazzi pagati 25-30 milioni di euro, a maggior ragione dobbiamo dare noi fiducia ai nostri ragazzi".
"Durante la sosta avevamo due settimane per lavorare e lo abbiamo fatto. Contro la Cremonese abbiamo corso meno perché abbiamo trovato una squadra aggressiva, abbiamo corso con meno qualità del solito. Il Lecce quando è andato in vantaggio ha portato a casa il risultato, in cinque occasioni ha recuperato da situazioni di svantaggio. Il campionato è difficile, abbiamo una squadra molto giovane e io ne sono orgoglioso. Dobbiamo tutti essere orgogliosi di affrontare le grandi squadre con entusiasmo e determinazione, ma anche fiducia. Contro i grandi campioni, nei grandi palcoscenici, devi andarci in piedi e a testa alta - ha detto ancora -. Strefezza? È un ragazzo in crescita, non deve accontentarsi, deve continuare a lavorare. Si è calato nel ruolo e sta facendo bene. La squadra è composta da un gruppo che deve avere equilibrio in entrambe le fasi, all'interno di questo sistema i singoli possono esaltarsi”.
"Calendario? Le partite più belle sono proprio queste. Non dobbiamo temere il calendario. Non ci sono partite più o meno abbordabili, ogni partita ha le sue difficoltà. Dobbiamo affrontare tutti gli avversarsi senza timori, convinti di ciò che siamo e di cosa vogliamo fare - ha concluso -. La Roma è una squadra solida, che sta facendo bene, ha una fisicità pazzesca. Basta vedere le soluzioni da palla inattiva. Quella sarà una difficoltà in più. Abbiamo preparato bene la partita e con grande umiltà andremo a fare la nostra partita per mettere in difficoltà dei grandi campioni. Sarà una partita complicata, Mourinho vuole vincere anche se gioca a tombola. Troveremo una squadra accesa. Se guardo la Roma però perdo di vista l'obiettivo della mia squadra, ora dobbiamo pensare a noi. Dobbiamo essere pronti ad attaccare la palla e metterli in difficoltà. Ci sono dei punti in palio e non siamo nelle condizioni di pensare già ai prossimi impegni".