"Sorrido perché a Genova c’è il sole e serve ottimismo anche se abbiamo tantissimi infortunati". Andriy Shevchenko si presenta così alla prima conferenza stampa prepartita da allenatore del Genoa. Alla vigilia del match con la Roma il neotecnico rossoblu fa il punto sulle assenze: "Ci mancherà moltissimo Criscito, per qualità e importanza all'interno della squadra. Penso ci sia qualche responsabilità del terreno di gioco di Pegli negli infortuni. Ne ho già parlato con la società e ora dobbiamo pensare ad allenarci, prima di Natale faranno i lavori. La salvezza sarebbe come uno scudetto? No, sarebbe come una Champions".
Non vedremo necessariamente la mia idea di calcio, mi devo adeguare ai giocatori che ho. E per questo domani vedrete il sistema di gioco più congeniale ai giocatori che ho a disposizione. Stiamo cercando compattezza. Pandev è un giocatore fantastico e disponibile, vedremo se domani giocherà". E prosegue con un appello ai tifosi: "Spero ci aiuti l’entusiasmo della gente, abbiamo bisogno del dodicesimo uomo in campo e sono sicuro faremo una buona partita".
Infine, l'allenatore ucraino ha parlato della Roma e di Josè Mourinho, con il quale il rapporto ai tempi del Chelsea non è sempre stato idilliaco: "Al di là degli ultimi risultati, la Roma è una squadra molto forte, pericolosa nei calci piazzati e che sa creare molte occasioni. Al di là di quello che è stato scritto io ho grande stima per Josè come allenatore e come uomo. Se mi ha fatto giocare poco al Chelsea è perché avevo avuto molti infortuni e lui è sempre stato chiaro e onesto con me nel dire che giocava chi era nelle condizioni migliori"