Juve-Roma, caos rigore: Orsato fischia nonostante il gol di Abraham. L'arbitro: «Sul penalty non si dà mai vantaggio»

17/10/2021 alle 21:38.
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Un caso destinato a far discuture, quello che ha visto protagonista in -Roma l'arbitro Daniele Orsato. Motivo: il calcio di rigore assegnato alla Roma e poi sbagliato da Veretout, quando ha fischiato qualche attimo prima che Abraham mettesse il pallone in rete.

Intanto la cronaca dell'azione: è il 41', Pellegrini serve in verticale Abraham, che viene fermato in area da una scivolata di Danilo. La palla poi arriva sulla destra sui piedi di Mkhitaryan, che era più avanti dell'ultimo difensore ma non giudicato in posizione di offside vista la deviazione del difensore bianconero. in uscita lo stende, la palla viene respinta ancora da Abraham e carambola in rete, quando però Orsato aveva già fermato il gioco. Nel frattempo il guardalinee Bendoni aveva alzato la bandierina, probabilmente per segnalare la posizione di Mkhitaryan (da non considerare in fuorigioco). Dopo il fischio l'arbitro ammonisce e concede il rigore, decisione poi confermata dal silent-check del VAR.

Nell'azione gli juventini lamentavano un fallo di mano dello stesso Mkhitaryan, nell'istante in cui avviene l'intervento di . Dalle immagini non sembra esserci: Mkhitaryan scavalca il avversario, poi cade e il pallone carambola sulla testa di Locatelli prima di finire sui piedi di Abraham. Anche se il tocco di mano ci fosse stato, il gol sarebbe stato comunque regolare. Lo permette la nuova regola introdotta in estate dall'Ifab: se il tocco è accidentale e porta a segnare un compagno di squadra (non lo stesso autore del fallo), non viene considerato come un'infrazione.

Lo stesso Orsato, ripreso all'intervallo dalle telecamere di DAZN nel tunnel degli spogliatoi, si è poi giustificato con i giocatori della Roma che, evidentemente non soddisfatti della sua decisione, gli avevano chiesto spiegazioni sul rigore (che peraltro si sarebbe dovuto ripetere: Chiellini entra in area ben prima della conclusione di Veretout). "Che dice, che lui fischia... - risponde il direttore di gara a Cristante - Io fischio il rigore, si fermano tutti e poi segni... Il vantaggio sul rigore non si dà mai. E poi dai la colpa a me se lo sbagli...". Giustificazione che però non regge. La norma del vantaggio, concessa a discrezione dell’arbitro in base alla fase di gioco e alla zona del campo in cui il potenziale fallo avviene, non ha infatti nessuna limitazione legata a un fallo da rigore.