Stadi, Gravina: "Credo che si dovrebbe passare al 75% dai primi di ottobre e poi al 100%"

27/09/2021 alle 17:56.
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«Oggi dal Cts dovrebbe venire fuori nuova disposizione e credo che gradualmente si dovrebbe passare al 75% di presenze dai primi di ottobre per arrivare a breve al 100%». A dirlo il presidente della Figc Gabriele Gravina incontrando i giornalisti nella sede del Comitato regionale della Figc a Catanzaro. Parlando della vicinanza degli spettatori sugli spalti, Gravina ha sostenuto che «i nostri campionati sono iniziati il 22 agosto con la A poi gli altri e utilizzando il sistema dei controlli agli ingressi e con i green pass, la curva dei contagi è scesa drasticamente. La dimostrazione è che se lo sviluppo della pandemia ha un tempo tecnico di 7-10 giorni e dal 22 agosto c'è stata un'involuzione, evidentemente quella sorta di assembramento non genere effetti negativi sull'evoluzione pandemia. Io continuerei ad essere particolarmente ottimista».

«Il 30 porteremo in Consiglio Federale la norma» contro le multiproprietà tra società di calcio. A dirlo il presidente della Figc Gabriele Gravina. «Daremo il tempo tecnico per le situazioni in atto - ha aggiunto - ma non ci saranno più deroghe. Ci sarà solo la possibilità di avere squadre nel mondo dilettantistico e professionistico, ma ripristineremo il principio dello Statuto federale che vieta qualunque forma, non di controllo, ma qualunque forma di partecipazione, anche l'1%. Così risolviamo definitivamente questo problema».

«Gli aiuti allo Stato non dovremmo neanche chiederli perché quando un settore come quello del calcio, che impatta sul Pil in maniera così decisa e coinvolge 12 settori merceologici, quando perde 1,2 miliardi e subisce un impatto negativo da pandemia che è il doppio della media degli altri settori economici, 18% contro 9%, allora dovremmo soltanto dire, siamo qui, siamo in difficoltà aiutateci». A dirlo il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina, oggi a Catanzaro. «Non abbiamo chiesto aiuto sotto il profilo del ristoro - ha aggiunto - ma abbiamo chiesto gli strumenti tecnici legislativi per poterci autodeterminare, abbiamo chiesto di modificare la legge 91 che è del 1981. Ma può il calcio, uno dei settori più importanti del Paese essere governato dalla sua legge fondamentale che ha 40 anni? A me sembra una follia ma non lo dico per il calcio. La 91 disciplina lo sport. Allora qualcuno forse dovrebbe pensare. Io li ringrazio per quello che cercano di mettere in considerazione, ci hanno chiesto osservazioni che presenteremo il 4 ottobre al tavolo tecnico ma non è lì il problema. Il problema è complessivo». «Il mondo del calcio, il mondo dello sport, oggi versa 1,3 miliardi di gettito fiscale al Governo. Quindi il calcio italiano riceve 1 euro di contributo e ne restituiamo 17,3. Questa è la situazione. Non abbiamo chiesto soldi al Governo ma di metterci nelle condizioni di lavorare, di poter dare una risposta concreta alle forme di investimento. Vi sembra normale che ci vogliono anni per i presidenti per fare uno stadio? Non mi sembra normale bloccare gli investimenti. Gli investimenti sono ricchezza per il Paese perché significa rimettere in moto l'economia».

(ansa)

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