«Deve considerare tutti: non solo i tifosi anche i calciatori. La nostra proposta è in linea con quanto prevede il Governo italiano. Il nostro protocollo ad esempio è più severo e la Federazione valuterà nell'agevolare la campagna vaccinale e in seguito se sarà il caso di adottare provvedimenti di obbligatorietà al vaccino per i tesserati. Dire che chi non ha il vaccino non potrà svolgere una determinata attività credo sia giusto da valutare», lo ha detto Gabriele Gravina, presidente Figc, in conferenza stampa dopo il Consiglio Federale, in merito alla possibile obbligatorietà del Green Pass per i tesserati del mondo del calcio.
«Riteniamo non soddisfacente il limite del 50% perché inapplicabile, il nostro distanziamento sociale non permette di occupare un seggiolino si e uno. Abbiamo chiesto al Governo di valutare la possibilità dell'occupazione a scacchiera», aggiunge Gravina in merito alla decisione del Governo sulla riapertura degli impianti sportivi all'aperto.
«Serie A a 18 o 20 squadre? Parlare di numeri non mi affascina», spiega Gravina. Sulla riforma dei campionati aggiunge: «Prevede non solo un cambio di format. Parliamo di una vera e propria rivoluzione con un impatto a livello di sostenibilità e stabilità del sistema. Tre livelli di professionismo non sono più sostenibili. Ho proposto una fusione tra la Serie B e la Serie C dal 2024/25 per arrivare a condizioni di sostenibilità migliori del sistema». A novembre si svolgerà un'Assemblea straordinaria della Figc per aggiornare lo Statuto e il progetto, sviluppato su più annualità, prevede la creazione, a partire dalla stagione 2022/23, di una C Elite e di una D Elite, «per aggredire una delle criticità economiche più grandi del sistema: il salto di categoria».
(ansa)