CENTRO SUONO SPORT - Roma-Udinese è stata una partita ricca di emozioni per Marco D'Alessandro, lui che sabato sera è tornato all'Olimpico da avversario dopo essere cresciuto nelle giovanili giallorosse. L'esterno del club friulano ha raccontato le sue sensazioni in un'intervista rilasciata quest'oggi all'emittente radiofonica dove ha dichiarato:
Anche se la tua squadra non ha fatto punti, il tuo ritorno all’Olimpico è stato positivo.
"Ero reduce da uno stop di due mesi per un infortunio, ma penso di aver fatto la mia parte. Il mister mi aveva comunicato che avrei giocato diversi giorni prima, dandomi delle precise consegne. Finché la condizione ha retto, credo di averle rispettate".
Dispiaciuto dei fischi al momento della sostituzione?
"Sinceramente, neanche li ho sentiti. Ma credo sia normale. I romanisti non mi vedono tanto come un ex, visto che con la Roma ho giocato poche partite. Giocare all’Olimpico, però, per me, è sempre speciale, perché torno nella mia città e vengono a vedermi tanti parenti e amici".
Ritrovi anche tuoi ex compagni, anche se in vesti diverse.
"Rivedere Totti mi fa sempre un’impressione particolare, perché per me è stato sempre qualcosa di più di un calciatore, un vero e proprio idolo. Un discorso simile vale anche per De Rossi, sempre prodigo di consigli e pronto ad aiutarti".
Che impressione ti ha fatto la Roma?
"Mi è sembrata una squadra unita. Ha sofferto all'inizio. Poi, è riuscita a far emergere il suo valore e, dopo aver trovato il gol, si è compattata per difenderlo fino alla fine. Peccato per noi non aver fatto punti. Ci riproveremo mercoledì contro la Lazio".
Dalla tua parte, sei riuscito a mettere in difficoltà Jesus, ma anche a limitare il raggio di azione di Zaniolo. Cosa pensi del giovane talento della Roma?
"Erano i miei compiti. Dovevo appoggiare l’azione d’attacco, ma anche dare una mano in copertura. È un ruolo nuovo per me e devo dire che mi ci trovo bene. Zaniolo ha grandi prospettive. Dovrà essere brava la società a gestirlo e farlo crescere ancora".
E D’Alessandro cosa si augura per il suo futuro?
"Ho 28 anni, il mio cartellino è di proprietà dell’Atalanta, ma a Udine sto bene. Ho trovato un ambiente ideale, per cui restare qui non mi dispiacerebbe affatto".