Sulla stagione che verrà club e federazione non sono allineati. Le date stabilite dalla Lega di Serie A per il prossimo campionato, con ultima giornata fissata al 24 maggio 2020, «creano qualche piccolo disagio» secondo il presidente della Figc, Gabriele Gravina. Il nodo è legato agli impegni assunti con l'Uefa per l'Europeo itinerante e che prevedono che lo stadio Olimpico non sia utilizzabile già dal 18 maggio quale sede della gara inaugurale del torneo il 12 giugno, ma su questo tema da via Rosellini di dicono pronti a trattare. In sostanza, con l'attuale calendario stilato dalla Lega, «Roma e Lazio dovrebbero giocare in trasferta, e questo sarebbe atipico» spiega Gravina al termine del Consiglio federale: «Non abbiamo avuto modo di confrontarci con la Lega - dice - ma lo faremo e sono convinto che troveremo un punto di incontro». E
la Lega si dice infatti subito disponibile a «trovare una soluzione condivisa nell'interesse dei club» per rispettare l'accordo con l'Uefa. Gravina spiega che «non è possibile utilizzare l'Olimpico il 24 maggio perché in base all'accordo con l'Uefa deve essere liberato massimo entro il 18. Anzi, inizialmente ci avevano chiesto di liberarlo già dall'11 maggio, ma ci siamo adoperati per posticipare la data per andare incontro alle esigenze di tutti e credo che questo sarà apprezzato dalla Lega» sottolinea il presidente federale, che si attende adesso «una riflessione più attenta per necessità che non sono legate solo alla nostra Nazionale. È stato assunto e sottoscritto un impegno con l'Uefa per la partita inaugurale dell'Europeo».
Il n.1 della Figc, inoltre, ha evidenziato come nel resto d'Europa l'Inghilterra abbia fissato come data di fine campionato il 10 maggio, la Germania il 17, mentre Francia e Spagna termineranno il 24 maggio come la Serie A. Tra le novità introdotte a Milano, poi, anche il ritorno all'antico con l'abolizione del boxing day dopo una sola stagione. Niente più partite quindi durante la feste di fine anno sul modello della Premier League. «La Lega nella sua autonomia ha fatto questa scelta, noi ne prendiamo atto. Ho sempre ritenuto che giocare durante il periodo natalizio fosse l'occasione migliore per far vivere alle famiglie delle giornate di festa - il punto di vista di Gravina - ma ho capito che ci sono diverse istanze: i tifosi voglio vivere l'evento mentre la parte tecnica e organizzativa ha una posizione differente, comunque legittime e da rispettare». Legata soprattutto a un'analisi costi-benefici - risultati di pubblico, audience tv e di presenze negli stadi - che ha portato i consiglieri di Lega a tornare sui propri passi. Secondo la Lega, le scelte differenti rispetto alla stagione in corso «sono frutto di una decisione orientata alla tutela e alla protezione dei diritti dei principali attori del campionato, in primis tifosi e calciatori»